Cronache
Stupri a Caivano, lo Stato militarizzi la zona e tolga i minori dalle famiglie
In un quartiere dove dilaga la criminalità "vivere" è quasi un attimo di eroismo. Ora c'è chi invoca lo "Stato": ma che potere ha se il male è dentro le case?
Lo Stato nulla può, se non militarizzando l’intera zona e togliendo i minori da quelle famiglie evidentemente incapaci, per limiti culturali o per manifesta volontà, di crescerli nel rispetto delle norme sulla convivenza civile. Ognuno di noi è lo Stato. E viverlo come qualcosa di altro da sé, è l’errore di fondo e comune che commettono in tanti. Ed è il modo più facile per consentire a chi odia le regole, di violarle.
La soluzione forse c’è, ed è drastica. Ma bisogna agire dalla radice. E fino a che si lasceranno bambini in mano a famiglie che fanno della criminalità uno stile di vita da insegnare come si insegna ad andare in bicicletta, senza educarle alla “civiltà”, l’illegalità si perpetuerà di generazione in generazione. E non ci resterà che piangere. Sui cadaveri dei bambini. E sui bambini stuprati.
*Avvocato e Presidente dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime