Cronache
Tar del Lazio ha deciso: D’Agostino torna presidente del Porto di Trieste
Il Tar del Lazio ha annullato il provvedimento assunto dall'Anac nei confronti di Zeno D'Agostino, che ne aveva decretato l'inconferibilità dell'incarico di presidente del porto di Trieste. La sentenza di ricorso, presentato dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, rende giustizia in pochi giorni della situazione molto delicata creatasi a seguito della decisione dell'Anac, e rimette quindi D'Agostino nuovamente nella pienezza della carica e dei poteri, nell'interesse della portualità non solo giuliana.
Alcune ipotesi volevano collegare il sollevamento di D’Agostino dall’incarico alle attività con cui aveva inserito il porto di Trieste all’interno del progetto di cooperazione internazionale Italia-Cina della Via della seta, per favorire l'infrastrutturazione del centro Europa e aumentare le possibilità di accesso dei prodotti delle piccole e medie imprese italiane nei mercati cinesi.
Ma, come ha scritto il Tar, "il provvedimento con cui è stato conferito l'incarico di Presidente dell'AdSP al D'Agostino era senz'altro legittimo" con ciò respingendo anche possibili interpretazioni della norma volte ad allargare a qualsiasi ipotesi diversa dalla nomina le regole sulla cd. inconferibilità degli incarichi.
Anche questo aspetto, in prospettiva - precisa la nota - costituisce elemento idoneo a eliminare incertezze e garantire continuità all'azione amministrativa. L'Autorità può da subito quindi ricostituire l'assetto organizzativo precedente alla decisione dell'Anac, con Zeno D'Agostino quale presidente e Mario Sommariva segretario generale, il quale, così, cesserà dalla carica di commissario straordinario dell'Ente, cui era stato nominato dal Ministro De Micheli poche ore dopo la decisione oggi annullata.