Terremoto, fondi anche ai politici. Ecco chi ha preso i soldi. I nomi
Non mancano i politici tra i beneficiari dei 24 milioni erogati dalla Regione Marche. Ecco i nomi e come si giustifica chi ha preso i soldi facili
Nella provincia di Ascoli Piceno c’è stata la corsa a prendere il denaro facile. Le file di richiedenti intasavano gli studi di commercialisti ed enti di categoria che inoltravano le domande. Fortuna perché uno dei nomi più in vista tra i richiedenti è Michela Fortuna, assessore all’innovazione e al turismo del Comune di Ascoli Piceno.
Fortuna è proveniente da una facoltosa famiglia di farmacisti ed è a sua volta titolare di una farmacia ad Acquasanta Terme per un giro di affari solo per questa, come da dichiarazione dei redditi, di 230/240 mila euro annui. In più, riceve come assessore un’indennità di carica di 26.700 euro.
L’assessore Fortuna è anche moglie di Angelo Davide Galeati, non un uomo qualunque, ma l’amministratore delegato di una delle più importanti industrie casearie del centro Italia, la Sabelli spa. La sua famiglia è proprietaria dell’industria. Galeati è in lizza per diventare il presidente della Fondazione Carisap, centro del potere economico finanziario di Ascoli Piceno. Lo scandalo dei 5.000 euro potrebbe sfavorirlo nella scalata in favore di un candidato più vicino all’attuale sindaco Guido Castelli che ha in giunta proprio la moglie. “Non voglio rilasciare dichiarazioni, non sono i giornali la sede…”.
Ma le chiedo per capire i motivi? Magari ha subito dei danni…
“Si ho subito danni, non c’erano più abitanti”.
Si, ma lei è un persona facoltosa, problemi economici non ne ha. Cosa le cambiano 5.000 euro?
“Ma niente. La farmacia va però mandata avanti. Non posso più tenere la mia dipendente”.
Quindi i soldi sono andati alla sua dipendente?
“I soldi sono andati all’attività e sicuramente ci pago anche la dipendente”.
Ma come è andata la richiesta?
“E’ stato tutto così… veloce. La tabaccaia e il titolate del bar qui vicino mi hanno detto questa cosa che si faceva al Cna e siamo andati. Non ci hanno chiesto niente, solo la partita Iva e sono arrivati i soldi. E’ stato proprio tutto fatto male di base. Poi è evidente che abbiamo subito dei danni. Qui ci giravamo i pollici”.
Appunto lei è un amministratore pubblico e qualche domanda in più rispetto alla tabaccaia se la dovrebbe porre, anche rispetto al comune cittadino. Sono sempre soldi pubblici. Ne ha davvero bisogno?
“Ognuno si fa i suoi conti. Non è che i soldi mi servivano. Ma se nel disastro almeno ci compri le medicine che si sono spaccate… Io non vivo di politica, sono una civile prestata alla politica e che fa un servizio civile alla comunità”.
Qualcuno le ha chiesto prove di questi danni?
“No, ma me le chiederanno nelle sedi opportune, ci sono le foto, i video”.
Ma nessuno le chiederà niente. La legge è generica. Può anche restituirli i soldi.
“E perché? Effettivamente un danno c’è stato”.
Un ex assessore di Ascoli Piceno Claudio Sesto Travanti si è invece recato dalla Guardia di Finanza per denunciare l’erogazione della Regione. Ma l’ente ha creato maglie così larghe da permettere a chiunque di incassare i 5.000 euro. Impedendo qualsiasi intervento dei magistrati. Il danno sembra irrimediabile e i “furbetti” salvi perché non dovranno dimostrare alcunche. Ma se qualcuno presentasse alla Corte dei Conti un esposto per danno erariale da 24 milioni di euro contro la Regione per aver erogato denaro a pioggia il colpo per l’ente governato dal Pd potrebbe essere devastante.
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Ha invece donato al suo Comune la somma incassata Francesco Ruggieri, ex sindaco di Castel di Lama (AP). Il Comune è stato sciolto e commissariato in seguito a dimissioni collettive. Per l’ex sindaco erano però solo strumentali. “Sicuramente la legge è stata strutturata con qualche lacuna, ma io ho chiuso l’attività per due settimane, ho uno studio dentistico e con i calcinacci a terra…”
Ha presentato una documentazione che lo provi?
“Ma non era richiesta…”
Premesso che qualcuno dei citati può anche aver subito danni reali, ecco l’elenco di altri personaggi pubblici che hanno fatto la stessa domanda:
Castel Di Lama: l’ex sindaco Patrizia Rossini, l’ex presidente del consiglio provinciale Cinzia Peroni e il segretario del Partito Democratico Enrica Pieragostini ed Adelmo Ciabattoni.
Maltignano: spiccano i nomi del sindaco Armando Falcioni e del capogruppo dell’opposizione Domenico Talamonti.
Folignano: il consigliere comunale Daniela Santoni, l’ex assessore Daniele Ricciotti e Natascia Troli, presidente della Confartigianato di Ascoli.
Offida: sindaco ed ex sindaco, Valerio Lucciarini e Lucio D’Angelo, oltre al consigliere Ermanno Mandozzi.
Colli del Tronto: l’assessore Fabio Morganti.
Comunanza: il vicepresidente della fondazione Carisap Sergio Maria Remoli, il consigliere Giuseppe Giustozzi e l’ex consigliere Denis Berrettarossa.
Forse nelle Marche essere una partita iva o un professionista implica per forza aver subito danni dal terremoto.