Terremoto, continua lo sciame sismico. Altre 100 scosse tra Marche e Umbria
Ancora paura nel Centro Italia. La terra trema almeno 100 volte durante la notte. Lo sciame sismico prosegue senza sosta
Terremoto, i drammatici video delle nuove scosse nel Centro Italia
ALMENO 100 SCOSSE TRA MARCHE E UMBRIA. TERREMOTO, CONTINUA LO SCIAME SISMICO
Sono un centinaio le scosse di terremoto registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dalla mezzanotte fino all'alba fra le Marche e l'Umbria. Quasi tutte di magnitudo pari o di poco superiore a due, undici fra 3 e 3.5. Alle 4.13 del mattino, la scossa piu' forte di magnitudo 3.5 in provincia di Macerata a dieci chilometri da Ussita e tre da Fiordimonte e Fiastra. Poi un'altra alle 5, sempre nel maceratese di magnitudo 3.4.
PAURA A NORCIA. "VOGLIAMO UN LUOGO SICURO"
"Non possiamo aspettare sette mesi per avere le casette. Le vogliamo subito. Non possiamo scappare ogni volta da ogni luogo o abitazione. Non possiamo vivere cosi'". Lo dice in preda ad una crisi di pianto, ed esasperata per la situazione, Patrizia, una donna con una bambina piccola, residente di Norcia e fuggita terrorizzata dal Centro di coordinamento comunale locale, dove si stava svolgendo il confronto tra sindaci e presidente della Regione Umbria, dopo la nuova e violentissima scossa di pochi minuti fa. "Sono stata 12 giorni in auto con mia figlia dopo i fatti del 24 agosto - afferma la donna - e gia' e' stato molto duro e difficile. Poi ho trovato riparo da mia sorella, sempre a Norcia, ma la situazione non migliora ancora. Ma noi il terremoto lo conosciamo, e non abbiamo bisogno di psicologi che ci dicano cosa sia o di rassicurazioni: vogliamo dei luoghi sicuri dove poter stare con le nostre famiglie. Che siano delle roulotte o delle casette... e' lo stesso. Ma con queste scosse tremende e continue non fa differenza fra una casa, un albergo o altre sistemazioni. Abbiamo paura e non possiamo sempre continuare a fuggire da ogni struttura". A Norcia l'ultima scossa avrebbe provocato nuovi crolli alle mura di cinta medievali. Durante il confronto tra gli amministratori, interrotto poi dal boato provocato dal movimento tellurico molto vicino come epicentro, si e' registrata una polemica tra parroci locali e la Sovrintendenza per i beni culturali, per il mancato puntellamento della Chiesa di San Salvatore - crollata ieri notte nella frazione di Campi - e di altri monumenti storici del territorio.
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