Cronache
Videocamere, ingaggio, danneggiamento. Ordine pubblico, la proposta di Tonelli
Su Affaritaliani.it la proposta di legge del segretario della Commissione Antimafia Gianni Tonelli
Gianni Tonelli di ordine pubblico se ne intende. Poliziotto, già segretario generale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) e ora segretario della Commissione Antimafia dopo essere stato eletto in Parlamento con la Lega. Ora Tonelli presenta una proposta di legge in materia di ordine pubblico. Proposta i cui contenuti presenta in un'intervista ad Affaritaliani.it.
Tra i primi punti della sua proposta di legge c'è quella di dotare le forze di polizia di videocamere. Perché?
La videocamera è uno strumento indispensabile perché ha la capacità di poter fornire in sede processuale un resoconto completto di quello che è accaduto. Stentiamo a farle accettare al partito dell'antipolizia, agli allergici alle divise e ai sostenitori del partito del disordine pubblico. Le telecamere hanno un grande difetto: non perdonano niente a nessuno. Né alla polizia né alle malefatte delle persone che si relazionano alle forze di polizia. Mentre la proposta degli alfanumerici è una proposta da maniscalchi, superata dalla storia e dalla tecnologia e si presta a false denunce, la videocamera è uno strumento di trasparenza. Negli Usa l'introduzione delle videocamere ha fatto crollare dell'89% gli episodi di contatto tra forze di polizia e privati cittadini. I soggetti sanno che in quel momento viene videoregistrato e dovrà rispondere delle proprie azioni.
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In che modo può essere utile stabilire le regole di ingaggio per le forze dell'ordine?
Nessuno ha mai avuto il coraggio di individuare una serie di regole di ingaggio, di protocolli. La nostra normativa in materia è scarsissima. Al momento la legge dice che le armi si possono usare per vincere una resistenza o per respingere una violenza alle autorità. Queste parole rappresentano un contenuto estremamente limitato e consentono di dare un'interpretazione molto elastica. Regole di ingaggio chiare e stabilite servirebbero invece per garantire non solo le forze dell'ordine ma anche e soprattutto il privato cittadino. Le regole hanno un carattere preventivo.
Gianni Tonelli
Come intende modificare il reato di danneggiamento?
Finora scarichiamo la responsabilità di denunciare i mascalzoni sui privati. Non è giusto. Non è detto che una persona possa sempre permettersi una causa per costituirsi parte civile. Spesso poi c'è chi viene intimorito e le persone violente non vengono perseguite. La legge così com'è non ha nessun carattere preventivo, anche perché si fa ancora riferimento ai reati di devastazione e brigantaggio che sono un retaggio di un codice penale scritto 80 anni fa e non più attuale su questo punto. Serve una linea intermedia di reato che permetta di perseguire automaticamente chi con un palanchino sfonda cinque macchine. Servono strumenti per fermare persone colpevoli di guerriglia urbana.
Quali strumenti?
Per esempio con l'arresto obbligatorio in caso di danneggiamento, prevedendo anche la possibilità dell'arresto differito e del giudizio per direttissima. In questo caso avremmo finalmente una prevenzione concreta. So che a Bologna c'è un soggetto denunciato oltre 60 volte per reati di questo tipo. E' il momento di dire basta e dare una certezza della pena, consentendo anche al privato cittadino di essere risarcito.
Giusto dare più poteri alla questura in materia di ordine pubblico?
Quando parliamo di ordine pubblico parliamo di salvaguardia della democrazia. Sì, perché i violenti e i facinorosi attentano non solo all'ordine pubblico ma anche alla democrazia perché impediscono ai manifestanti pacifici di esercitare il proprio diritto dovere di esprimere le propre rimostranze. Credo che vada fatto sistema. Senza intaccare l'indipendenza della magistratura, il questore dovrebbe essere in grado di informare il magistrato che in una certa manifestazione potranno svilupparsi eventi criminosi. In Val di Susa ci sono già precedenti in tal senso. E poi un'altra cosa. Se una persona prende il Daspo per aver bruciato auto fuori da uno stadio non vedo perché questo Daspo non debba valere per manifestazioni di altro tipo.
E' previsto anche un miglioramento delle condizioni lavorative degli agenti?
Le forze dell'ordine hanno un grosso gap: non possono scioperare. Per carità, io condivido questo limite ma allo stesso tempo credo che debbano essere più tutelate da un contratto "farlocco", che si è obbligati a firmare per non perdere rappresentatività. In questo senso ritengo per esempio importante il passaggio delle controversie dai Tar ai magistrati del lavoro come per tutti gli altri, che costano meno, sono più veloci e hanno maggiore esperienza in materia. Sarebbe opportuno per un principio di uguaglianza tra tutti i lavoratori.