Cronache

Trentino, i forestali abbattono l'orso M91. Protestano gli animalisti. Brambilla: "Ennesima vergogna"

di redazione

M91, un giovane maschio, era stato dotato di un radiocollare nell'ottobre precedente, per monitorarne i movimenti dopo essere stato catturato tramite una trappola a tubo

Abbattuto orso M91 in Trentino, protestano gli animalisti

Abbatuto l'orso M91 in Trentino. Il decreto è stato firmato venerdì dal presidente della Provincia autonoma di Trento, e nella notte tra sabato e domenica gli agenti del Corpo forestale hanno proceduto all'uccisione dell'animale. M91, un giovane maschio, era stato dotato di un radiocollare nell'ottobre precedente, per monitorarne i movimenti dopo essere stato catturato tramite una trappola a tubo.

Oltre a M91, anche le femmine F7 e F89 erano state equipaggiate con il medesimo dispositivo. La decisione di abbattere l'orso è stata presa in base alle disposizioni del Pacobace (Piano Interregionale per la Conservazione dell'Orso Bruno nelle Alpi Centro-Orientali), poiché l'animale, nella primavera scorsa, aveva seguito per lungo tempo una persona e, durante l'estate e l'autunno, si era avvicinato ripetutamente a centri abitati e abitazioni. M91 era stato classificato come pericoloso con un grado di 16 su 18, secondo le indicazioni del Piano.

L'abbattimento è stato ritenuto necessario per evitare "l'eventualità di un incidente ancora più grave rispetto a quelli già verificatisi". La decisione è stata supportata anche dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). L'operazione si è svolta nel comune di Sporminore, in conformità con la legge provinciale 9/2018, che mira a "garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica".

Tuttavia, l'abbattimento ha suscitato la condanna di Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente. "Quanto accaduto è l'ennesima prova dell'ossessione dei politici trentini per gli orsi. Per chi ama gli animali e per la grande maggioranza degli italiani contrari a simili uccisioni, è un atto inaccettabile!" ha dichiarato Brambilla. L'esponente animalista ha accusato il presidente Maurizio Fugatti e la sua giunta di aver agito in modo autoritario, abbattendo M91 poche ore dopo la firma del decreto che ne ordinava la morte, con l'intento di impedire alle associazioni animaliste di presentare ricorso. "Si tratta di una prassi inaccettabile che deve finire", ha concluso Brambilla.