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Cronache
Trieste, amianto killer al porto. Condannata l'Autorità portuale

Trieste, il lavoratore morì due anni fa per un mesotelioma

L'Autorità Portuale di Trieste è stata condannata dal Giudice del Lavoro del Tribunale del capoluogo giuliano a un risarcimento di 645.000 euro a favore dei familiari di un lavoratore, Gino Gruber, morto nel 2015, a 71 anni, per mesotelioma.

Il Tribunale ha accertato la responsabilità passiva dell'allora Ente Porto (ora Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale) per malattia professionale e morte di un socio lavoratore di una compagnia. Gruber era socio-lavoratore della compagnia portuale "Terra", che forniva allo scalo manodopera in appalto.

Ha svolto il suo lavoro tra il 1960 e il 1992 nel porto di Trieste, dove all'epoca venivano scaricate tonnellate di amianto, provenienti in particolare dal Sudafrica. Ha cominciato ad ammalarsi nel 2013 ed é morto due anni dopo. Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale, Zeno D'Agostino, ha detto che per un ente pubblico è quasi un obbligo presentare ricorso contro la sentenza.

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