Cronache
Utero in affitto? Come nei siti d'incontro: chat con madri che donano il corpo
Un sito come un social per agevolare l’incontro tra domanda e offerta. Le donne mettono in vendita il loro grembo
Paghi e realizzi i tuoi desideri di genitorialità: il nuovo stadio del capitalismo. Non ditelo ai radical chic di sinistra se non volete turbare i loro acquisti
Il tipo di società che stiamo costruendo? Basti guardare l’evoluzione della maternità surrogata. E’ un attività illegale in Italia ma è sufficiente andare in un Paese dove è fattibile, anche in forma retribuita ed il gioco è fatto. Ad esempio in alcuni Stati degli USA o dove non è regolamentata giuridicamente (in altri Stati a Stelle e Strisce), in buona parte del Sud America, in alcune aree dell’Australia. L’offerta è comunque ampia. In India, ad esempio, il processo di gestazione surrogata è legale ed ha un costo che oscilla tra i 20.000 e i 40.000 dollari, in altri si raggiungono anche i 120.000 euro, servizi compresi.
Come funziona? La donna, definita tendenzialmente madre surrogata, porta in grembo il figlio, concepito con seme e/o ovuli di altri, in massima parte dei genitori ma ci sono eccezioni, e lo fa fino alla concepimento, per conto di una o più persone, che saranno il genitore o i genitori del nascituro che spesso pagano o “rimborsano” la donna.
E’ nato da poco un portale americano che si chiama Nodal, fondato dall’endocrinologo newyorkese Dr. Brian Levine che vuole superare le lungaggini degli abbinamenti classici dei profili tra genitori finali e madre surrogata. Funziona come nei siti di incontri dei social: compili il tuo profilo, dai i tuoi dati (molto dettagliati) e come sui social, se i profili si piacciono scatta l’alchimia come nelle app di appuntamenti e cominci a chattare con la donna dall’altra parte dello schermo o viceversa la donna che è disponibile a portare in grembo tuo figlio chatta con te.
E’ una prassi orami diffusa in rete. Le start-up offrono aborti farmacologici, insieme ai farmaci necessari che vengono prescritti tramite consultazioni online. “Nodal”, spiega il sito “è una piattaforma che collega in modo efficiente surrogati preselezionati e genitori previsti, offrendo trasparenza, equità, istruzione e supporto a tutte le parti nel loro viaggio”.
Ormai la rete pullula di persone che vogliono intraprendere queste strade. Ci sono donne single che entrano in contatto con i donatori di sperma attraverso i gruppi di Facebook. C’è anche chi non può concepire che trova donatori ovunque, il mondo è pieno di occasioni.
Per Nodal questa modalità più veloce e diretta abbasserebbe anche i costi ma non vi è la dimostrazione contraria. Massima trasparenza, spiegano: “Capisci il nostro processo e per cosa stai pagando dal primo giorno”. In più aggiungono nella sezione equità: “Non esiste una soluzione unica per la maternità surrogata. Il nostro prodotto è progettato per fornire un supporto personalizzato in modo che entrambe le parti si trovino sullo stesso campo di gioco durante tutto il processo, senza lacune di conoscenza o confusione”. Ed è anche economico: 500 euro al mese. “Il nostro prezzo di abbonamento per i genitori intenzionati è il più semplice possibile: un abbonamento mensile, che viene detratto dalla tua quota finale di 7.500 dollari”.
Un prodotto, appunto.