Cronache
Niente Super Green Pass allo Stretto, l'ordinanza di Musumeci

Il sindaco di Messina Cateno De Luca si è dimesso. Vuole candidarsi alla presidenza della Regione siciliana
Vaccino, sindaco di Messina in protesta alla rada di San Francesco contro l'obbligo di Green Pass rafforzato per attraversare lo Stretto
Seconda notte in tenda, presso gli imbarcaderi della Rada di San Francesco per il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ha iniziato anche uno sciopero della fame contro il divieto, per chi non e' in possesso del Super Green Pass, di attraversare lo Stretto.
In attesa di notizie da Roma, ha spiegato De Luca, " fino a quando non ci sara' una risposta dello Stato che deve modificare questa norma ingiusta perche' non garantisce la continuita' territoriale".
Vaccini, l'ordinanza di Musumeci: "Niente Super Green Pass per lo Stretto"
Mentre da domenica il sindaco di Messina, da mesi in rotta di collisione con Nello Musumeci, occupa il molo in segno di protesta per il divieto introdotto da Draghi, arriva l'ordinanza con cui il governatore della Sicilia sfida il ministro Speranza, mitigando i dissidi interni nel centrodestra siciliano. Dalle 14 di oggi, stabilisce l'ordinanza, è consentito anche ai passeggeri privi di Super Green Pass, diretti verso la Penisola, di attraversare lo Stretto di Messina con i traghetti. Basterà un tampone. La disposizione resta vigente fino alla cessazione dello stato di emergenza. La stessa facoltà è riconosciuta agli abitanti delle isole minori siciliane. L'ordinanza è stata siglata decorse "inutilmente" le 24 ore dall'ultimo appello al ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo quello rivolto il 5 gennaio al premier per un superamento delle regole nazionali restrittive.
Il provvedimento è adottato "al fine di garantire e salvaguardare la continuità territoriale, l'accesso e l'utilizzo dei mezzi marittimi di trasporto pubblico per l'attraversamento dello Stretto di Messina nonché per i collegamenti da e per le Isole minori siciliane", ha spiegato Musumeci.
Nell'ordinanza del governatore si legge inoltre che "i soggetti che si avvalgono delle navi aperte per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina a bordo di autovetture o di altro mezzo di trasporto è fatto divieto di abbandonare il mezzo medesimo per tutto il tempo della traversata. Se si tratta invece di pedoni, gli stessi sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, restando al contrario inibito l’accesso ai locali chiusi.
In ogni caso, è fatto obbligo per tutti i passeggeri di mantenere indossata, per tutto il periodo di permanenza a bordo dei suddetti mezzi di trasporto marittimo, una mascherina Ffp2. "Poniamo fine così - dice Musumeci - a un'assurda ingiustizia ai danni soprattutto dei passeggeri siciliani. Una norma discriminatoria del governo centrale al quale abbiamo fatto appello già da due settimane, affinchè si rimediasse. E' assurdo che nella Penisola ogni cittadino privo di vaccino mossa spostarsi da una regione all'altra, mentre per passare dalla Sicilia alla Calabria si debba esibire il certificato verde. Sanno tutti che non sono mai stato generoso con i No Vax, ma qui si mette in discussione persino l'appartenenza della Sicilia al resto d'Italia".
Micciché: "Gelmini porterà in Cdm l'ordinanza di Musumeci"
"Considero in qualche maniera utile questa ordinanza perché per impugnarla si deve riunire il Consiglio dei ministri e quindi può essere utile", ha detto Gianfranco Miccichè, presidente dell'Ars, all'imbarcadero dei traghetti a Messina con il sindaco Cateno De Luca lì in protesta già da due giorni. "Ho parlato poco fa con il ministro Gelmini - ha aggiunto Miccichè - le ho spiegato la situazione che tra l'altro conosceva già, mi ha detto che stanno valutando la validità dell'ordinanza, in ogni caso la considero utile anche a livello di provocazione. Non credo che l'ordinanza sia valida, ma mi auguro di sbagliare, mi auguro che lo sia, ma anche se non dovesse esserlo comunque è stato sollevato il problema. La ministra Gelmini mi ha detto che la porterà al Consiglio dei ministri, in qualche maniera speriamo di poter risolvere il problema, ho chiamato anche i ministri Brunetta e Carfagna che mi stanno per richiamare, intanto ho chiamato i ministri del mio partito, se è il caso posso chiamare anche gli altri e parlare con i capi dei partiti".
Sindaco di Messina, le dimissioni
Ieri De Luca, con una lettera indirizzata al segretario generale e al presidente del Consiglio comunale, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino. Saranno definitive fra venti giorni. "Le motivazioni saranno rese note prima dell'efficacia definitiva della presente e dunque, non oltre il prossimo 6 febbraio", si legge nell'atto. "Vado avanti - ha affermato - con l'obiettivo di candidarmi alle prossime elezioni regionali per la presidenza della Regione e diventare il 'sindaco di Sicilia'".
"Ho mantenuto l'impegno. Avevo detto che oggi avrei consegnato le mie dimissioni da sindaco e l'ho fatto poco fa. Le mie dimissioni sono state protocollate". Le dimissioni da sindaco erano state annunciate già nelle scorse settimane dal primo cittadino pronto a candidarsi alla Presidenza della Regione siciliana. "Avrei preferito passare la notte a casa mia con la mia famiglia e che non venisse messa in discussione una sacrosanta prerogativa, quella della continuità territoriale - dice adesso De Luca -. Ma continuiamo questa battaglia e se non arriveranno risposte da Roma siamo pronti ad alzare il livello della nostra protesta".
"Restiamo in attesa di avere notizie da Roma - aggiunge - che il ministro Speranza con un colpo di penna corregga una stortura normativa. Qualche parlamentare messinese è riuscito a parlare con lui ma pare avrebbe detto che non se ne parla. Hanno fatto una stronz... legislativa e per pura presunzione non vogliono correggerla. Mi auguro non sia così. Intanto, noi restiamo sotto sequestro di Stato".
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