Cronache
Vaticano, altra "dama di Becciu":'Porta la mia lettera di grazia al Papa o...'
Francesca Immacolata Chaouqui, condannata per lo scandalo Vatileaks teneva in pugno il cardinale. Lo minacciava di rivelare tutto quello che sapeva
Vaticano, altra "dama di Becciu":'Porta la mia lettera di grazia al Papa o...'
Lo scandalo Vaticano non smette di regalare retroscena. La vicenda dei soldi della Chiesa dispersi in ambigue operazioni finanziarie, fa riemergere un'altra figura femminile oltre a Cecilia Marogna, arrestata lo scorso 13 ottobre e accusata di peculato e appropriazione indebita. La seconda "dama di Becciu", sarebbe Francesca Immacolata Chaouqui, la donna condannata per la vicenda Vatileaks 2. Emergono - si legge sulla Stampa - dei messaggi di minaccia continuativi nei confronti del cardinale. Per quasi due anni - prosegue la Stampa - la Chaouqui aveva avviato un rapporto con l’allora sostituto della segreteria di Stato, mandandogli decine di messaggi in una chat privata. Certo, un rapporto univoco visto che Becciu non rispondeva mai. Ma è sorprendente come non solo l’alto prelato non avesse bloccato la Chaouqui sin dai primi messaggi subdoli ricevuti, ma nemmeno avesse denunciato le pressioni patite.
La Stampa riporta queste conversazioni. «Fra qualche tempo ti scriverò una lettera chiedendoti di incontrare il Papa e porre fine alla guerra, (…) poi mi rifai avere la tessera della spesa e della benzina quando esco per favore. Hai la mia parola che tutto finisce, mai più guerra tra di noi, (…), facciamo pace. Ti sto offrendo la mia alleanza, ti serve e lo sai bene. (…) Pensaci e datti una regolata, (…) non cercare di stravincere o finisci che commetti degli errori e perdi tutto. (…) Vedi don Angelo, sono stata nella tua terra ad informarmi prima su di te prima di scrivere ». E prosegue in modo allusivo: «Portare le carte in procura.(…) Ora sono vittima ma se diventassi carnefice? Ti chiama don Carmelo per venirti a trovare e consegnarti la lettera di grazia affinché sia tu a darla al Papa. Il Papa e molti suoi amici devono sapere della nostra alleanza».