Cronache

Vaticano, Bertone scarica gli ex collaboratori: "Io non sono indagato"

Il cardinal Bertone parla dell'inchiesta del Vaticano

Che il Tribunale Vaticano stia inquisendo Profiti e Spina, suoi ex collaboratori, al cardinale Tarcisio Bertone "pare logico, piu' che altro: il Bambin Gesu' dipende dal Vaticano". "Per me - aggiunge - e' un grande dispiacere". Ma tiene a distinguere le posizioni: "io non sono sotto indagine. Aspettiamo che le indagini vadano avanti, le spiegazioni che forniranno". E al Corriere della Sera il segretario di Stato voluto da Benedetto XVI, e avvicendato da Papa Francesco, offre la sua versione dei fatti e confida l' "amarezza" per "le calunnie contro di me". Nella lettera che ha scritto a Profiti, sottolinea, "si esclude ogni coinvolgimento economico della Fondazione. Lo scrivo esplicitamente: se si trovano contributi di "terzi", dei benefattori, va bene, ma assolutamente nulla deve essere a carico della Fondazione. Nella lettera e' molto chiaro. Io stesso ho cercato benefattori che pagassero la ristrutturazione di un appartamento che, lo ricordo, non e' mio ma di proprieta' del Governatorato. Poiche' non se ne sono trovati, ho pagato di tasca mia, e salato, con i miei risparmi".

Il riferimento di Bertone nell'intervista al Corriere e' ai 300 mila euro che da tempo il cardinale afferma di aver pagato attraverso l'ente proprietario dell'appartamento e dell'intero Palazzo San Carlo nel quale e' ubicato. "Proprio cosi', secondo le fatture che mi aveva mandato il Governatorato. Solo dopo sono saltati fuori pagamenti ulteriori, si parlava di duecentomila e adesso vedo che sarebbero addirittura 422 mila euro, piu' del doppio. Di queste manovre, di questa filiera di pagamenti io non sapevo assolutamente nulla. Leggo di fatturazioni fuori dall'Italia, e' stranissimo che si combini una manovra simile...", sostiene. E la donazione di 150 mila euro che ha fatto piu' tardi, a dicembre, al Bambin Gesu'? "Considerato il danno provocato da altri, ho voluto fare una donazione volontaria per sostenere la ricerca sulle malattie rare. E' vergognoso che alcuni continuino a parlare di 'risarcimento'. Io non ho restituito nulla perche' non ho rubato nulla. La presidente dell'ospedale ha riconosciuto la mia estraneita', il cardinale Parolin ha detto che la questione e' risolta. Saranno altri se mai a dover rispondere".