Cronache
Vaticano, Il Papa declassa la Segreteria di Stato. Basta gestione dei soldi
Svolta di Francesco, il portafogli della Chiesa passa in mano a un gesuita
Vaticano, Il Papa declassa la Segreteria di Stato. Basta gestione dei soldi
Papa Francesco toglie potere alla Segreteria di Stato, non potrà più gestire il portafoglio della Chiesa. La gestione dei soldi sarà sottratta all’ufficio del Sostituto e affidata all’Apsa di monsignor Galantino sotto il controllo di un gesuita. Il progetto - si legge su Repubblica - è stato definitivamente avviato circa dieci giorni fa. Francesco, in seguito allo scandalo del palazzo di Londra e alla destituzione del cardinale Angelo Becciu dai suoi incarichi, ha deciso di togliere qualsiasi risorsa economica alla Segreteria di Stato, compreso il fondo che fino a ora era a disposizione del Sostituto e nel quale confluivano anche parte dei soldi dell’Obolo di San Pietro.
Di fatto, - prosegue Repubblica - a breve, il dicastero della Santa Sede diverrà a tutti gli effetti senza portafoglio. Ogni competenza passerà nelle mani dell’Apsa con il controllo della Segreteria per l’Economia, così la liquidità sarà a disposizione di due uomini di fiducia di Francesco, rispettivamente monsignor Nunzio Galantino e il gesuita padre Juan Antonio Guerrero Alves. Per il Papa, nonostante gli errori, il cardinale Becciu (licenziato per gli scandali finanziari), resta una persona che ha fatto del bene. Non a caso, nonostante lo attenda un processo, non solo gli ha lasciato l’appartamento nel palazzo apostolico, ma anche per intero lo stipendio. La decisione di spostare tutta la liquidità all’Apsa è stata presa anche grazie ai suggerimenti dati a Francesco da padre Guerrero Alves, il gesuita nominato al posto del cardinale George Pell e che, per volere del Papa, al termine del suo quinquennio tornerà come semplice sacerdote ai suoi precedenti impegni nella Compagnia di Gesù.