Cronache
Vavassori abbandona la guerra. "E' ora di tornare a casa, non ho più la testa"
Il fighter italiano annuncia il ritorno in patria. "Voglio riprendermi la mia vita, ho fatto del mio meglio per aiutare"
Guerra Russia Ucraina, Vavassori: "Adesso mi riprendo la mia vita"
La guerra in Ucraina prosegue senza sosta ormai da 70 giorni. Le truppe di Putin avanzano a Sud-Est concentrando i propri attacchi sul Donbass e a Mariupol, la città ormai totalmente distrutta. Intanto c'è una grossa novità sul soldato italiano che stava combattendo in Ucraina e di cui si erano perse le tracce. Ancora sorprese nella vicenda di Ivan Luca Vavassori, il fighter italiano volontario figlio adottivo di Alessandra Sgarella, la donna di Domodossola che alla fine degli anni 80 fu rapita dalla 'ndrangheta per nove mesi e poi morì nel 2011 per un male incurabile. Dopo aver pubblicato ieri mattina sul suo profilo Instagram una storia in cui dichiarava la sua volontà di "andare fino in fondo" nella sua missione in terra ucraina, nella serata di ieri ha pubblicato un ulteriore messaggio che lascia presagire un esito opposto.
"Sono stufo, per me è abbastanza così – scrive Ivan ancora una volta in spagnolo– È ora di tornare a casa, non ho più la testa per andare avanti. Ho fatto del mio meglio per aiutare. Ho messo tempo e vita a disposizione del popolo ucraino, ma è ora di riprendermi la mia vita. Torno dove sono felice e torno per riprendermi tutto quello che è mio. Le cose sono cambiate molto da quando me ne sono andato, ma sono sicuro che con l'aiuto di Dio raggiungerò i miei obiettivi. E lei è al primo posto in questi". Questo ultimo passaggio sembra riferirsi ad una donna. L'ultimo frame della storia, poi, mostra l'interno di un aereo e un finestrino. Come a confermare la volontà di tornare.