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Cronache
La morte a Venezia in un giorno di festa, annega un 28enne: racconto infernale
Riccardo Nardin

Io che c’ero posso testimoniare che è stato un inferno. Il bacino di San Marco era tappezzato di barconi, lancioni, barchini. Alla Giudecca, lungo le fondamenta fra Redentore e Zitelle, fin dal pomeriggio erano attraccate decine di barche a vela. Un drappello di natanti da diporto, chiaramente non veneziani, scambiando la fermata dei vaporetti per dei moli, complice il fatto che tutti i trasporti erano sospesi, dando giù di cime e cimette, a torso nudo hanno ormeggiato. Alcuni addirittura, pensando di essere in spiaggia, hanno dato prova del loro anfibio talento, tuffandosi. Ogni calle, ogni campo, ogni direttrice maggiore e minore erano ricoperti da fiumi umani diretti come mandrie impazzite ai famigerati varchi di accesso, nemmeno la città fosse uno stadio.

A cosa serve costringere residenti e turisti a doversi registrare, chiedere l’autorizzazione per sedersi su una pietra o aprire un tavolino o ritagliarsi un diavolo di spazio se poi non c’è nessun controllo sui numeri? Cosa serve obbligare a fare domanda per entrare con l’imbarcazione in laguna se poi si fanno entrare oltre 4000 natanti e barconi, un numero che nemmeno ai tempi d’oro della Serenissima il Bacino ha mai visto?

Al termine dello spettacolo, come caduti, montagne di rifiuti giacevano riversi a terra. Mandrie di persone ubriache e vomitanti si aggiravano per la città come zombie. Un triste olezzo di scempio e di barbarie ha accompagnato il mio mesto rientro a casa.

Quella di Riccardo Nardin è una morte che si poteva evitare. La prima a macchiare la Festa Famosissima. E non bastano a cancellare la macchia le parole di cordoglio che il sindaco Luigi Brugnaro ha inviato alla famiglia del ragazzo "Voglio esprimere il cordoglio della città di Venezia e mio personale per la scomparsa di Riccardo in un tragico incidente nautico le cui cause sono ancora al vaglio degli inquirenti. Ci stringiamo tutti alla sua famiglia e agli affetti più cari. Purtroppo è un’altra giovane vita spezzata all’improvviso”. In memoria del ragazzo il Comune di Venezia ha deciso che prima delle Regate del Redentore, che si svolgeranno nel pomeriggio nel canale della Giudecca, verrà osservato un minuto di silenzio”. The show must go on.

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