Cronache

Veterinario preso a calci e pugni a Napoli: "Il nostro cane è morto per colpa tua". Scatta la spedizione punitiva

di redazione cronache

L'aggressione è avvenuta al dipartimento di Veterinaria dell’Università di Napoli: quattro arresti. Il medico aveva tentato di salvare l'animale, arrivato in clinica in condizioni già gravissime

Sanità, veterinario aggredito a Napoli: "Ci hai ucciso il cane". Avs: "L’emergenza va oltre l’allarme rosso"

Ennesimo caso di aggressione contro il personale medico, come se non bastassero i calci e i pugni a medici e infermieri dei pronto soccorso, adesso la violenza si estende anche ad altri settori. A Napoli un veterinario dell’Università Federico II - riporta Il Corriere della Sera - è stato aggredito da quattro persone, due uomini e due donne, che lo accusavano di aver provocato la morte del loro cane, portato alla clinica universitaria in condizioni gravissime dopo essere stato curato in uno studio privato. Alla Federico II l’animale è stato sottoposto a una serie di terapie che i medici hanno tentato pur sapendo che difficilmente sarebbero riusciti a salvarlo, ma quando si sono dovuti arrendere all’inevitabile e hanno avvertito le persone che avevano portato lì il cane, la reazione è stata spropositata.

Leggi anche: Napoli, ragazzino accoltellato dalla baby gang. Il padre: "Colpa delle serie tv, scelgono a caso e vogliono uccidere"

Alla fine i quattro (le donne hanno 46 e 42 anni e gli uomini 49 e 23), tutti già noti alle forze dell’ordine, - prosegue Il Corriere - sono stati arrestati dai carabinieri intervenuti mentre la tensione era ancora altissima. Ora sono ai domiciliari in attesa del giudizio. Le immagini della violenza sono state diffuse praticamente in diretta sui social dagli stessi aggressori e in breve sono anche diventate virali sul web. Uno dei primi a segnalarle è stato poi il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli. Che commenta: "Ormai siamo alla più totale e inequivocabile barbarie. Dagli ospedali ai centri per animali nulla cambia. La violenza entra con facilità, troppa facilità, e ne esce spesso indisturbata e impunita. Non a caso gli stessi assalitori hanno anche pubblicato le aggressioni in diretta sui social. L’emergenza va oltre l’allarme rosso: qui si scatena la follia in ogni luogo pubblico".