Cronache
Vino alla ribalta. Pallini a Federvini: "L'Italia mantenga la leadership"
La pandemia ha impattato in modo pesante sulle esportazioni, per questo vengono chiamate in causa le istituzioni
La leadership dell'Italia nel settore del vino va tutelata, dice Pallini all'assemblea Federvini.
“Il settore ha bisogno di sentire al proprio fianco l’impegno concreto delle istituzioni. Occorrono interventi di semplificazione amministrativa e di carattere fiscale, così come un deciso supporto nel tutelarci in sede comunitaria, dove vediamo rischi di pericolose derive normative che minacciano quello che è un patrimonio italiano nel mondo".
Lo ha detto Micaela Pallini, Presidente di Federvini, nell'evento pubblico organizzato a valle dell'Assemblea generale di Federvini. "Lo stesso impegno - ha spiegato - è necessario sull’arena del commercio internazionale, contro dazi e barriere protezionistiche spesso applicati per ragioni che nascono al di fuori del mondo enogastronomico e, infine, nella promozione del Paese all’estero, dove scontiamo la migliore organizzazione e continuità di concorrenti diretti come la Francia". "Con le nostre tre gambe, Vini, Spiriti e Aceti, siamo pronti a correre e cavalcare la ripresa. Con le istituzioni al nostro fianco avremo tutte le carte per una nuova leadership globale”, ha aggiunto il Presidente Pallini. I comparti di cui Federvini è il principale organismo nazionale di rappresentanza contano 340.000 aziende, oltre 1 milione di addetti e un fatturato che tra componenti dirette e indotte vale circa il 2% del Pil nazionale. La pandemia ha impattato "in modo drammatico sul settore, a causa delle chiusure imposte agli esercizi Ho.Re.Ca. e dell’andamento delle esportazioni. Nel 2020, rispetto al 2019, le vendite di spiriti e vini attraverso il canale Ho.Re.Ca. hanno registrato - spiega una nota di Federvini - in Italia minori ricavi per circa un 1 miliardo e 250 milioni di euro , mentre le esportazioni sono diminuite in valore di 261 milioni di euro, per una perdita complessiva di ricavi pari a circa 1 miliardo e 500 milioni di euro". L' andamento è stato compensato in misura minima dalle vendite attraverso altri canali e le attuali previsioni "per il 2021 mostrano segnali di ripresa decisamente timidi". Secondo i dati della Fondazione Edison, nel 2019 l’Italia è stato in volumi il primo produttore mondiale di vino e il secondo esportatore di vini e mosti.