Cronache

Virus cinese: secondo caso in Thailandia, è una turista cinese

In Thailandia c'e' stato un secondo caso di contagio da polmonite cinese, il virus appartenente alla stessa famiglia della Sars che è apparso già anche in Giappone. Lo hanno reso noto le autorità locali precisando che si tratta di una turista cinese 74enne. La donna, arrivata dalla città di Wuhan, focolaio dell'epidemia, è stata ricoverata in ospedale a Bangkok: soffre di una polmonite legata al misterioso coronavirus che ha già ucciso due persone in Cina ma le sue condizioni stanno migliorando. Altro l'altro caso rilevato, cinque giorni fa, in Thailandia, riguardava una turista cinese, che sta migliorando. Intanto la?Thailandia ha rafforzato i controlli nei suoi aeroporti in vista dell'avvicinarsi del capodanno cinese, un periodo in cui arrivano anche 1.300 viaggiatori al giorno da Wuhan.
     Il focolaio di polmonite virale si è scatenato lo scorso dicembre a Wuhan, la più popolosa città della Cina orientale (11 milioni di abitanti).  I casi nella metropoli cinese rimangono 41: di questi, dodici pazienti sono già guariti, cinque rimangono gravi e due sono morti. L'epidemia è comparsa a Wuhan alla fine di dicembre e inizialmente ha fatto pensare a una ripresa della Sars (la Sindrome respiratoria acuta grave, che fece 349 vittime in Cina e 299 ad Hong Kong tra il 2002-2003). Sembra che l'attuale epidemia sia collegata a un mercato del pesce a Wuhan, mercato che è stato chiuso il 1° gennaio, ma uno dei pazienti ricoverato in Thailandia e quello rilevato in Giappone sostengono di non averlo mai visitato. 
    Le autorità sanitarie a Wuhan comunque parlano di “rischio minimo” di trasmissione del virus tra gli esseri umani e anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ravvisato una “limitata” possibilità di questo tipo.