Cronache

Wikileaks, la Svezia ritira le accuse di stupro contro Julian Assange

Wikileaks, la procura svedese ha archiviato l'inchiesta nei confronti di Assange accusato di stupro

Carcere in Gran Bretagna? Una nuova vita in Ecuador? Estradizione negli Stati Uniti? Altri cinque anni barricato nell'ambasciata ecuadoriana a Londra? Il futuro del fondatore di WikiLeaks Julian Assange ora potrà prendere vie molto diverse. La procura svedese ha annunciato che lascerà cadere le accuse di stupro contro Assange perchè non c'è motivo di ritenere che possa essere estradato in Svezia in un futuro prevedibile.

L'attivista ha chiesto asilo in Ecuador nel 2012 per evitare l'estradizione in Svezia, dalla quale temeva di venire trasferito negli Usa, che lo vorrebbero processare per una maxi fuga di documenti militari e diplomatici riservati. L'ex hacker informatico australiano da allora è rimasto nell'ambasciata ecuadoriana a Londra. 

Parlando dal balcone dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, Julian Assange ha auspicato un dialogo con le autorità britanniche per risolvere ora la sua situazione. "La mia squadra di avvocati ha contattato le autorita' britanniche e speriamo in un dialogo per vedere quale sia l'uscita migliore", ha detto il fondatore di Wikileaks, dopo che la polizia del Regno Unito ha fatto sapere che se lascera' la sede diplomatica lo arrestera' comunque per rispettare il mandato di cattura emesso dalla Westminster Magistrates' Court quando, il 29 giugno del 2012, si rifiuto' di presentarsi davanti alla corte che avrebbe dovuto decidere se estradarlo alla Svezia.

Ecco gli scenari più probabili su cosa potrebbe fare ora Assange: 

- Multa - Assange lascia l'ambasciata e viene arrestato, ma il suo caso transita velocemente dai tribunali britannici che gli comminano una multa contenuta. A questo punto è libero e può riprendere il suo lavoro presso WikiLeaks direttamente e pubblicamente. 

- Pena in carcere - Assange viene arrestato e detenuto per mesi in Gran Bretagna, nel corso del procedimento giudiziario a suo carico che si può concludere con una pena massima di un anno di carcere.

- Estradizione negli Usa - Il ministro della Giustizia Usa Jeff Sessions ha detto ad aprile "tenteremo di mettere certa gente in carcere" quando gli è stato chiesto se l'arresto di Assange fosse una "priorità" per Washington. I procuratori Usa starebbero stilando un memorandum contro Assange e i suoi collaboratori di WikiLeaks sulla base di reati quali associazione per delinquere, furto di proprietà governative e violazioni della legge sullo spionaggio, secondo il Washington Post. L'amministrazione Usa del presidente Donald Trump vuole farla pagare a WikiLeaks per l'imbarazzo causato alla Cia a marzo, quando il sito ha svelato file e codici delle operazioni segrete di hackeraggio dell'agenzia. 

- Estradizione in Svezia - David Allen Green, commentatore legale per il Financial Times, afferma che se Assange fosse arrestato uscendo dall'ambasciata ecuadoriana, la Svezia potrebbe riaprire l'inchiesta su di lui. Secondo il commentatore "l'indagine è stata chiusa per ragioni amministrative ed per evitare di impiegare altre risorse su di lui" in assenza di "una strada certa verso l'estradizione". "Se Assange finisse in carcere in Gran Bretagna gli svedesi potrebbero tornare sulla loro decisione di proporzionalità perchè l'estradizione diventerebbe improvvisamente facile" ha twittato. Marianne Ny, procuratore capo svedese, ha detto che l'indagine potrebbe riaprirsi se Assange tornasse in Svezia entro agosto 2020, quando le accuse nei suoi confronti verranno prescritte. 

- Un salvacondotto per l'Ecuador - L'Ecuador ha sollecitato la Gran Bretagna a fornire un "salvacondotto" ad Assange per raggiungere in sicurezza il Paese sudamericano. "Il mandato d'arresto europeo non è più valido, ora il Regno unito deve fornire un salvacondotto a Julian Assange" ha scritto il ministro degli Esteri Guillaume Long su Twitter. Ma questo è possibile solo dopo la chiusura del procedimento per violazione della libertà provvisoria. 

- Restare dov'è - Assange resta dov'è, nell'appartamento del palazzo di mattoni rossi al numero 3 di Hans Crescent, e continua a lavorare per WikiLeaks. La sua stanza, che misura 18 metri quadrati, contiene un letto, un computer, un lettino solare, un tapis roulant, un forno a microonde. Un gatto gli fa compagnia.

- Parlando dal balcone dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, Julian Assange ha auspicato un dialogo con le autorità britanniche per risolvere ora la sua situazione. "La mia squadra di avvocati ha contattato le autorita' britanniche e speriamo in un dialogo per vedere quale sia l'uscita migliore", ha detto il fondatore di Wikileaks, dopo che la polizia del Regno Unito ha fatto sapere che se lascera' la sede diplomatica lo arrestera' comunque per rispettare il mandato di cattura emesso dalla Westminster Magistrates' Court quando, il 29 giugno del 2012, si rifiuto' di presentarsi davanti alla corte che avrebbe dovuto decidere se estradarlo alla Svezia.