Culture
Benedetta Parodi racconta la sua saga fantasy: "La7? Ottimista per il rinnovo del contratto"







LA TRAMA DELLA TRILOGIA Bianca e Viola sono due bambine – sorelle gemelle – dalla vita serena e felice, con una bella famiglia e le giornate sempre molto impegnate tra scuola, compiti e giochi. Una notte però vengono svegliate di soprassalto. È Allister a chiamarle, una civetta molto intelligente che ha bisogno del loro aiuto. Per fare cosa? E perché chiama proprio loro? Forse Bianca e Viola non sono proprio due bambine come tutte le altre e forse un vecchio libro tutto impolverato pieno di ricette, la storia misteriosa della fata della nebbia e quella di un soldato salvato per amore aiuteranno le sorelle a vivere una straordinaria avventura e a scoprire un segreto... GLI ALTRI LIBRI DI BENEDETTA PARODI In libreria Benedetta Parodi ha esordito con "Cotto e mangiato" (Vallardi 2009), e ha poi pubblicato "Benvenuti nella mia cucina" (Vallardi 2010), "I menù di Benedetta" (Rizzoli, 2012) e "Mettiamoci a cucinare" (Rizzoli, 2012). LO SPECIALE Scrittori, editori, editor, interviste, recensioni, librerie, e-book, curiosità, retroscena, numeri, anticipazioni... Su Affaritaliani.it tutto (e prima) sull'editoria libraria |
di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton
E' una delle protagoniste del successo dei programmi culinari in tv, ed è appena tornata in libreria, ma questa volta non con una delle sue raccolte di ricette-bestseller... Rizzoli, infatti, ha pubblicato "Le fate a metà e il segreto di Arla", la prima saga fantasy di Benedetta Parodi. Il libro (il primo capitolo di una trilogia - nel box a destra la trama) è pensato per i più piccoli, "ma anche per gli adulti", come precisa la stessa Parodi, che abbiamo intervistato. La conduttrice, nata ad Alessandria il 6 agosto '72 (laureata in Lettere Moderne alla Cattolica di Milano, è giornalista professionista dal '99) è sposata con Fabio Caressa, ed è mamma di Matilde, Eleonora e Diego...
Finora lei aveva pubblicato solo raccolte di ricette. Ora arriva il "grande salto" da scrittrice. Com'è nata l'idea della trilogia?
"Da sempre racconto fiabe ai miei bambini. Allo stesso tempo, scrivere è una delle mie grandi passioni. Mentre narro le storie ai miei figli, scrivo anche le fiabe che invento. E così è nata la storia delle due gemelle che scoprono di avere poteri magici legati a un ricettario. A un certo punto ho sentito che era giunto il momento di pubblicarla. E' stato bello vedere l'orgoglio di Matilde, Eleonora e Diego quando hanno visto la copia del libro della loro mamma".

Ma ora non la preoccupa il giudizio dei critici letterari?
"Direi di no, ho iniziato in punta di piedi. Resta comunque una saga per ragazzini, ma penso che sia scritta comunque molto bene".
Prima ha detto che da sempre ama scrivere. Cosa "nascondono" i suoi cassetti?
"Nessuna poesia, ma tanti racconti...".
E veniamo a Benedetta Parodi lettrice: da bambina, con quali libri è cresciuta?
"Il mio preferito resta Pinocchio, l'originale di Collodi".
Legge e-book o preferisce la carta?
"Non viaggio tanto. Leggendo soprattutto a casa, resto affezionata al caro vecchio libro cartaceo".
Anche le sue figlie?
"Sì. La più grande ama molto la lettura, ed è già passata ai romanzi per adulti".
E lei, prima o poi lo scriverà un romanzo per adulti?
"Preferisco evadere dalla realtà, sia quando leggo sia quando scrivo: ecco perché amo i fantasy. Al momento penso solo a concentrarni sulla stesura dei prossimi capitoli di questa saga, a cui tengo molto".
E passiamo alla tv: è vero che a La7 chiuderanno il suo programma, giudicato troppo costoso?
"Il contratto è in scadenza e in questi giorni lo stiamo ridiscutendo. Ma sono ottimista per il rinnovo, i presupposti per ripartire ci sono tutti. Penso proprio che anche l'anno prossimo condurrò il mio programma su La7. Tra l'altro, si tratta di un format redditizio, il programma è ideale per il product placement".
Non ha nostalgia dei suoi esordi da conduttrice di Studio Aperto?
"Il giornalismo non mi manca, in tv ho avverato il mio sogno. Non tornerei mai indietro".
Ormai a tutte le ore in televisione si parla di cucina: non si rischia l'effetto-saturazione?
"In effetti il rischio c'è, e potrebbe ripetersi quanto già successo con i reality: ce n'erano tanti e alla fine sono rimasti solo i migliori, e più amati".