Culture
Camilleri, no all’ossequio, obbligatorio, postumo del "padre" di Montalbano
Camilleri pur non allo stesso livello di Leonardo Sciascia, è stato uno scrittore molto acuto, ironico
Camilleri, no all’ossequio, obbligatorio, postumo del “padre” di Montalbano
Andrea Camilleri, pur non allo stesso livello di Leonardo Sciascia, è stato uno scrittore molto acuto, ironico e attento ai problemi e al costume del Sud e della sua Sicilia.
Creando il commissario Salvo Montalbano, ha avvicinato ai cittadini, in Sicilia non tutti ostili alla mafia (eufemismo), i poliziotti, rappresentandoli come personaggi simpatici e positivi, al servizio degli italiani.
Nella commemorazione alla Camera, i deputati del centrosinistra hanno urlato improperi contro i colleghi della Lega di Salvini, che sono rimasti seduti sui loro banchi. È nota l’avversione di Camilleri al ministro degli Interni.
Ma non si può imporre a tutti l’ossequio, in vita e postumo, degli scrittori, nelle democrazie. Sono le dittature a pretendere e a ordinare l’obbedienza e il consenso degli intellettuali ai governanti.
Curzio Malaparte fu un grande amico di Galeazzo Ciano, genero di Mussolini. Ma il Duce impose all’inviato speciale toscano l’esilio perché ritenne non collimanti con le posizioni del fascismo alcuni articoli, vergati dal corregionale, collega al “Corriere della Sera” ma “carissimo nemico” di Indro Montanelli.