Culture
Franca Rame, decine alla camera ardente. Dario Fo accogli i visitatori












Folla di milanesi per rendere l'ultimo omaggio a Franca Rame, scomparsa ieri all'eta' di 83 anni, presso la camera ardente al Piccolo Teatro. Ancora prima dell'apertura c'erano gia' 200 persone in fila. E alle 10,20 sono arrivati il marito Dario e il figlio Jacopo Fo. Sulla bara circondata da rose, una grande sciarpa rossa. "Abbiamo anche ricevuto una corona grandissima da parte del Presidente della Repubblica Napolitano" racconta Dario Fo accogliendo i visitatori sull'uscio della camera ardente. Il premio Nobel sorridente si intrattiene con tutti. "Domani - spiega - la mia non sara' una commemorazione funebre ma un commiato". E poi scherza: "restiamo ancora mezz'ora", perche' se continua cosi' "finisco all'obitorio. Non riesco piu' a stringere mani". "Non ho mai visto tante donne tutte insieme, Franca ne sarebbe felicissima", ha continuato l'attore che per 60 anni e' stato compagno della Rame annunciando poi che "il testamento civile che Franca stava preparando sara' pubblicato tra circa un mese". A portare il loro saluto, oltre a semplici cittadini, la moglie del sindaco Pisapia, Cinzia Sasso, amici e personaggi dello spettacolo. "Un altro pezzo di Milano che se ne va. Grande dolore per una donna insostituibile, con una dignita' e una forza di carattere uniche". Ha detto l'attore Cochi Ponzoni. "Si e' molto esposta politicamente, con un sostegno vero alla sinistra. Con Dario Fo ha rappresentato una forza straordinaria per la difesa di questo paese". Il commento invece della ballerina Carla Fracci. "Le cose sono cosi' nitide e chiare: Franca Rame e' stata una delle piu' grandi donne della storia repubblicana, un paradigma di passioni civili, perche' la passione che aveva per il teatro era la stessa che aveva per la politica, e Franca l'ha pagata di persona. Il nostro e' un paese che starnazza di moderazione, ma pratica la ferocia", ha sostenuto l'attore Moni Ovadia. Alla camera ardente anche Antonio Di Pietro, fondatore dell'Italia dei Valori, partito nel quale Franca Rame fu eletta senatrice. Nel pomeriggio, a far visita alla camera ardente, anche Raffaella Carra' che, dopo aver firmato il registro delle presenze, ha ricordato di quando Franca Rame ad una sua trasmissione Tv annuncio' di voler lasciare il marito. "Era un modo - ha spiegato - per dare una scossa al loro matrimonio. C'e' riuscita e da allora lei e Dario furono indivisibili". Domani mattina e' prevista la 'cerimonia di commiato' poi la salma sara' tumulata al famedio del cimitero monumentale.
LA CAMERA ARDENTE - La camera ardente rimarrà aperta fino alle ore 9 di venerdì mattina. Il feretro verrà poi portato al Teatro Strehler di Largo Greppi, dove Franca Rame sarà ricordata attraverso il suo lungo percorso artistico e di impegno civile.
L'ADDIO A FRANCA RAME, GUARDA IL VIDEO
LA BIOGRAFIA
Una vita dedicata al teatro, ma anche all'impegno politico e civile. L'Italia perde una protagonista del panorama culturale, che tra il palcoscenico dell'arte e quello della vita, aveva calato un ponte da percorre in entrambi i sensi, da un lato per raccontare la realta', spesso cruda, a sipario aperto, dall'altro per portare po' di poesia nel quotidiano piu' aspro. Franca Rame si e' spenta oggi all'eta' di 84 anni: nell'aprile 2012, un ictus, che l'aveva costretta ad un ricovero d'urgenza al Policlinico di Milano era stato forse il primo segnale di una debolezza fisica, non certo di spirito.
Figlia d'arte, la Rame conobbe il palcoscenico prima ancora d'ogni altra esperienza: comparve, infatti, appena nata nel ruolo di infante in una delle commedie allestite dalla compagnia familiare. La 'consapevolezza del mestiere' era arrivata nei primi anni '50 quando entro' nella compagnia di Tino Scotti per lo spettacolo 'Ghe pensi mi'.
Intanto, il bivio della vita e' alle porte e sul calendario segna la data del 24 giugno 1954: Franca Rame sposa Dario Fo nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano (nasce nel 1955 il figlio Jacopo). Un'unione non soltanto privata perche' i due stringono un'alleanza che li portera' singolarmente e in coppia a siglare numerose pagine della storia italiana. A partire dal profilo culturale, con la creazione nel 1958 della 'Compagnia Dario Fo-Franca Rame' destinata ad un rapido e significativo successo. Con il '68, i due scoprono anche il volto dell'impegno politico e civile abbracciando le nuove ideologie emergenti, che portera' successivamente Franca Rame, alla fine degli anni '70 ad unirsi alle file del movimento femminista.
L'attivita' teatrale, nel frattempo, vede il duo Rame-Fo in una serie di abbandoni e fondazioni di compagnie: lasciano il circuito dell'ETI nel 1968 per fondare il collettivo Nuova Scena, dalla separazione dal quale e' nato un nuovo soggetto, La Camune, attivo nei circoli Arci e nei 'teatri inediti' come fabbriche e scuole occupate con spettacoli di satira politica. La Rame attrice approda alla fine degli anni '70 all'interpretazione di propri testi ('La madre', 'Grasso e' bello!', 'Tutta casa, letto e chiesa') , cui anni dopo s'aggiunge 'Lo stupro', testo ispirato alla drammatica esperienza personale vissuta nel 1973, quando Franca Rame venne rapita e violentata da cinque esponenti di estrema destra.
Solo due anni prima, l'attrice si era pubblicamente esposta sottoscrivendo una lettera aperta, pubblicata dal settimanale L'Espresso, sulla morte del ferroviere anarchico Pinelli, in cui numerosi esponenti della cultura e della politica chiedevano la destituzione di alcuni funzionari. Nella vita di Franca Rame c'e' stato posto anche per l'impegno istituzionale con l'elezione al Senato nel 2006 in quota IdV, incarico lasciato dopo due anni. L'attrice ha dedicato gli ultimi anni alla propria autobiografia ('Una vita all'improvvisa'), immancabilmente scritta con il marito, ma anche, e soprattutto ancora, a calcare il palcoscenico: tra il 2011 e il 2012, infatti, i due hanno riportato in scena il celebre Mistero buffo, opera di Dario Fo, presentata per la prima volta nel 1969.
IL COMMENTO DI NAPOLITANO:
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al maestro Dario Fo un messaggio di cordoglio: "Apprendo con personale commozione la triste notizia della scomparsa di Franca Rame, che ho conosciuto in anni lontani quando ebbe modo di dispiegarsi e affermarsi pienamente il suo talento in profonda e inseparabile unione con la figura di Dario Fo e con il mondo del suo teatro. Egualmente ricordo il suo appassionato impegno civile e rendo omaggio alla continuita' del suo apporto fino ai tempi piu' recenti alla vita artistica e culturale del paese. Sono affettuosamente vicino in questo momento cosi' doloroso al suo compagno di vita, al figlio e a tutti i famigliari".