Culture

G7 della Cultura, a Firenze il summit per proteggere il patrimonio artistico

G7, i ministri della cultura riuniti per il recupero e la preservazione del patrimonio artistico danneggiato da calamità naturali, terrorismo, traffico illecito

di Andrea Cianferoni

L'Arco di Palmira distrutto dalla furia intollerante e oscurantista dell'Isis è il simbolo del summit dei ministri della Cultura del G7 che inizia oggi a Firenze. La sua riproduzione in grandi dimensioni grazie alla tecnica di modellazione 3D a cura dell'Institute for Digital Tecnology of Oxford rappresenta un messaggio di pace e speranza contro le minacce di un terrorismo che si accanisce contro i grandi simboli dell'umanità. Ed è proprio per garantire la vigilanza massima sui partecipanti al summit fiorentino che oltre al consueto elicottero della Polizia di Stato sarà impiegato un drone che permetterà di effettuare controlli più dettagliati. Per garantire la massima sicurezza il questore di Firenze Alberto Intini ha messo sotto massima sorveglianza il triangolo compreso tra Palazzo Pitti, Palazzo Vecchio e piazza Ognissanti dove alloggeranno quasi tutte le delegazioni dei Paesi partecipanti al summit.
 
L'evento fiorentino è fortemente voluto dal ministro Dario Franceschini ed è la prima volta che prima di un G7 dei capi di Stato e di Governo - in programma quest'anno a Taormina a giugno - si confrontano i ministri della Cultura dei 7 Paesi più sviluppati al mondo. 'Cultura come strumento di dialogo fra i popoli' è questa la parola chiave in attesa di un documento comune, in cui i Paesi del G7 si impegnano su temi importanti come la tutela del patrimonio e la cultura intesa come strumento di dialogo: "L'Italia ha una leadership internazionale per il suo patrimonio materiale e immateriale e sta cercando di trasformare questa sua forza per far entrare il concetto di diplomazia internazionale all'interno dell'agenda dei singoli governi -  afferma Franceschini - siamo inoltre a buon punto per fare in modo che il summit a Firenze finisca con una dichiarazione congiunta in cui ci si impegna a proseguire con il G7 Cultura: su questo c'è un'ampia condivisione". I lavori si aprono oggi in Sala Bianca di Palazzo Pitti.
 
Accanto al ministro Franceschini siedono il ministro Melanie Joly del Canada, Audrey Azoulay per la Francia, Maria Bohmer per la Germania, il commissario giapponese Ryohei Miyata; il sottosegretario statunitense Bruce Wharton e per la Gran Bretagna il ministro Karen Bradley. In totale 9 autorità considerando anche il segretario generale dell'Unesco Irina Bokova e il commissario Ue della Cultura Tibor Navracsis. Al termine dell'incontro a Palazzo Pitti, i ministri raggiungeranno il premier Gentiloni che nel Salone dei Cinquecento presenzierà al concerto del maggio Musicale Fiorentino diretto da Riccardo Muti. Sempre in Palazzo Vecchio, il 31 marzo si svolgerà una tavola rotonda tra 7 intellettuali, uno per ogni paese, per l'Italia ci sarà il presidente della Fondazione Biennale di Venezia, Paolo Baratta. L'obiettivo del G7 della Cultura è stilare un documento finale per ribadire l'impegno culturale della comunità internazionale sulle missioni di pace promosse dalle Nazioni Unite per impedire la distruzione del patrimonio durante le guerre e su come contrastare il commercio illecito di opere d'arte, una delle forme di finanziamento dell'Isis.
 
Sulla necessità dei "Caschi blu della cultura" chiosa anche il sindaco di Firenze Dario Nardella che sta lavorando in queste ore al salvataggio del Museo di Doccia Richard Ginori, per il quale è intervenuta anche Confindustria e Fondazione Cr Firenze con un pranzo di raccolta fondi alle Pagliere di Porta Romana. E sull'importanza della diplomazia culturale se ne è parlato a Villa Schiffanoia durante il convegno organizzato dalla testata giornalistica LaRivistaCulturale.com diretta da Melissa Pignatelli che inaugura giovedi 31 marzo alle ore 18 la sua nuova sede fiorentina in via Boccaccio 50D con una mostra fotografica di Bernardo Ricci Armani. L'obiettivo di LaRivistaCulturale.com è quello di "creare delle reti fatte di persone - dichiara Melissa Pignatelli - per riportare la cultura al centro della scena, attraverso un luogo digitale e un luogo fisico dove chi ha trovato interessanti gli articoli possa ritrovarsi e condividere di persona, anziché in maniera mediata".