Gillo Dorfles: alla Triennale presentazione dell'ultimo libro "La mia America"
La mia America, è questo il titolo dell’ultimo libro del critico d’arte Gillo Dorfles edito da Skira che sarà presentato il 10 aprile alla Triennale di Milano
Skira Editore e la Triennale ricordano ufficialmente Gillo Dorfles, il grande critico d’arte che il 12 aprile avrebbe compiuto 108 anni
Martedì 10 aprile alle 18.30 alla Triennale di Milano ci sarà un grande evento pubblico, dove interverranno Stefano Boeri, Aldo Colonetti, Nicoletta Ossanna Cavadini, Luigi Sansone ed altri amici e intellettuali che hanno condiviso il suo lungo percorso artistico ed umano.
In occasione di questo incontro sarà presentato il suo ultimo libro La mia America (Skira editore).
A partire dal secondo dopoguerra, Gillo Dorfles viaggia negli States dove incontra personalità di primo piano: conosce i più noti studiosi di problemi estetici e critici d’arte (Thomas Munro, Clement Greenberg, James Sweeney, Alfred Barr, Rudolf Arnheim, György Kepes) e dialoga con alcuni tra i maggiori architetti della East e West Coast (Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Louis Kahn, Frederick Kiesler).
Dai suoi soggiorni Dorfles trae spunto per numerosi articoli sulla società, la pittura, l’architettura, il design e l’estetica americana, all’epoca pubblicati su “Domus”, “Casabella”, “Aut Aut”, “La Lettura”, “Metro” e in numerosi cataloghi, articoli che, raccolti ora assieme ad altri scritti inediti in questo volume, ci permettono di approfondire uno dei periodi più significativi e stimolanti della cultura USA, attraverso i racconti e le memorie del grande critico d’arte.
“Dorfles è stato tra i primi critici d’arte a recarsi negli Stati Uniti negli anni immediatamente successivi al conflitto mondiale per approfondire la sua conoscenza sull’arte, l’architettura e la vita negli USA. L’Italia dopo un lungo periodo di oscuramento culturale dovuto alla guerra e alle note vicende politiche che la precedettero, aveva la necessità di aprirsi al resto del mondo per spezzare quell’isolamento che per oltre un ventennio ne aveva condizionato lo sviluppo in molti settori, non
ultimo quello socio-culturale.
Gli anni Cinquanta vedono un infittirsi di scambi artistici tra l’Italia e gli Stati Uniti, scambi che avevano iniziato a intensificarsi dopo la presentazione nel 1948 alla Biennale di Venezia della Collezione di Peggy Guggenheim che includeva, tra le altre, opere dei maggiori esponenti dell’Espressionismo Astratto americano…” (dalla Prefazione di Luigi Sansone)
Gillo Dorfles (1910-2018), critico d’arte, pittore, docente universitario di Estetica, a partire dall’immediato dopoguerra si è impegnato in un’appassionata difesa dell’arte d’avanguardia.
Si è imposto come una delle personalità più attente agli sviluppi dell’arte e dell’estetica contemporanee.
Tra le sue opere più note, tradotte in molte lingue, ricordiamo Nuovi riti, nuovi miti (1965), Artificio e natura (1968), Le oscillazioni del gusto (1970), Il Kitsch (1972), Mode e modi (1979), Elogio della disarmonia (1986), Il feticcio quotidiano (1988), L’intervallo perduto (1989), Preferenze critiche (1993), Fatti e fattoidi (1997), Irritazioni (1998). Con Skira ha recentemente pubblicato Gli artisti che ho incontrato, a cura di Luigi Sansone (2015).
A conclusione dell’incontro un brindisi e una torta con un disegno scelto da Dorfles stesso.
L’incontro è aperto al pubblico.