Culture
Il Galateo del Terzo Millennio. Come migliorare il rapporto tra gli individui
La buona educazione ha ancora un mercato? La risposta in un volume di Filiberto Passananti e Matteo Minà.
Quante volte sull’autobus o al ristorante ci si trova di fronte ad atteggiamenti maleducati? La buona educazione ha ancora un mercato nel Terzo Millennio, governato da denaro e successo, dove le buone maniere passano in secondo piano? Secondo i giornalisti Filiberto Passananti e Matteo Minà, che firmano il volume “Il Galateo del Terzo Millennio” edito da Guido Tommasi Editore ed illustrato da Gianluca Biscalchin, nell'epoca della globalizzazione la cortesia è ancora di gran moda. E genera proseliti. Sei secoli fa il fiorentino monsignor Giovanni Della Casa scrisse un piccolo trattato sull'argomento, il Galateo, con racconti e indicazioni da seguire nei rapporti sociali. Per riscoprire i suoi insegnamenti, gli autori presentano un'attualizzazione fedele della sua opera in italiano corrente e una sintesi giornalistica per i giovani. Cento regole per migliorare il rapporto tra gli individui e accrescere il reciproco rispetto. Una terza sezione comprende dieci interviste a personaggi famosi (Gualtiero Marchesi, Giovanna Ferragamo, Renzo Arbore, Valentina Vezzali, Gillo Dorfles, Annie Féolde, Marco Ciatti, Adriana Cantisani, Luca Rossi e Sandra Milo). Ciascuno di loro, con un personale decalogo, si è trasformato in ambasciatore di un Galateo dei giorni nostri, per cento nuove regole in settori e situazioni che non esistevano all'epoca della scrittura del trattato. Dal cellulare alla gestione del proprio cane, dalle ricette anti kitsch al lusso, dall'educazione dei bambini alle regole per la palestra. Insomma le regole del buon governo della globalizzazione, per una riscossa degli educati. “L'idea di riprendere il testo del '500 è perchè ci sembrava incompleto e pertanto andava rivisitato. Lo abbiamo fatto in chiave giornalistica, convinti che occorre conoscere dapprima gli altri per conoscere se stessi”, spiega Passananti. “Avevo già letto il Galateo quand'ero ragazzo, ma rileggendolo mi sono reso conto di non averlo compreso appieno. E soprattutto ho capito quanto avesse ancora molto da dire nell’epoca che viviamo, considerato che il linguaggio del '500 è oggi quasi incomprensibile. Soprattutto tra i più giovani”. Per i due autori, l'obiettivo è quello di far conoscere una strada alternativa all’individualismo, di riportare l’attenzione sull’uomo e rendere il Galateo fruibile a tutti attraverso vari capitoli destinati ai ragazzi. “Il libro è rivolto soprattutto alle nuove generazioni. Abbiamo pensato che fosse importante dare qualche consiglio per vivere nell'era del Terzo millennio”, aggiunge Minà. Nell'era, cioè, dei social network dove cambiano le relazioni sociali e di conseguenza anche il rispetto delle buone maniere.