Culture

“La traviata” di Giuseppe Verdi: l’opera più rappresentata al mondo

di Chiara Giacobelli

Macerata Opera Festival ha festeggiato i suoi primi 100 anni con grandi interpreti e rappresentazioni

Secondo i dati di Operabase sarebbe proprio La traviata di Giuseppe Verdi l’opera lirica più rappresentata al mondo: merito, forse, del tema sempre apprezzato dell’amore tanto passionale quanto impossibile, ma di certo giocano un ruolo fondamentale anche le musiche di Verdi – alcune delle quali, come Amami Alfredo e Libiamo, ne’ lieti calici, tra le più celebri mai scritte e riprodotte –, nonché del libretto a firma di Francesco Maria Piave.

Il tutto, però, ebbe inizio ben prima di Verdi, quando Alexandre Dumas figlio scrisse e pubblicò, a pochi giorni dalla morte della più ambita cortigiana di Parigi, il romanzo La dama delle camelie. Fu un immediato successo, poiché chiunque, a quel tempo, conosceva la protagonista della storia, la bellissima Marie Duplessis, molti erano stati suoi amanti e pare che lo stesso Dumas non avesse disdegnato i suoi favori. C’è però da ricordare che siamo in pieno Romanticismo, ed ecco allora che la storia di Marie si trasforma in quella di Marguerite e Armand, il cui amore ci sembra per un attimo poter superare il destino tragico a loro riservato, per poi lasciarci commossi e rattristati davanti agli ostacoli che porteranno i due a separarsi e a non rivedersi più fino alla morte di lei. Un amore, il loro, che durerà però per sempre, grazie anche alla penna di Dumas, il quale dapprima lo tradusse in un romanzo oggi divenuto un classico e in seguito in un’opera teatrale.

traviataPhoto Credit Tabocchini Zanconi
 

Fu proprio a una di quelle rappresentazioni che assistette Giuseppe Verdi, in visita a Parigi, rimanendone talmente affascinato da decidere di ricavarne un’opera lirica: nella sua creazione Marguerite diventa Violetta Valery e Armand Alfredo Germont, qualche elemento viene modificato (come il finale, in cui ai due viene concesso il tempo di accomiatarsi) e la storia semplificata, ma di fatto Verdi resta piuttosto fedele al romanzo di Dumas. Sebbene la prima rappresentazione al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 non riscosse l’apprezzamento che l’autore sperava per vari motivi, in seguito La traviata divenne un titolo imprescindibile nei calendari di qualunque festival o stagione lirica che si rispetti, tanto da salire infine alla ribalta conquistando la vetta dell’opera più messa in scena nel mondo.

traviataPhoto Credit Tabocchini Zanconi
 

Ecco spiegato perché non poteva di certo mancare nel calendario estivo 2021 dello splendido Sferisterio, che proprio quest’anno celebra il primo centenario del Macerata Opera Festival. Scrive a proposito di tale importante ricorrenza Sandro Percaroli, Presidente dell’Associazione Arena Sferisterio e Sindaco di Macerata: “Questa stagione del Macerata Opera Festival ha voluto omaggiare la storia di un appuntamento radicato nel territorio e riconosciuto a livello internazionale. Un festival che rispetta il lavoro, l’impegno, la dedizione, l’attenzione con cui ancora si realizzano i propositi nel nostro territorio, quello marchigiano, in cui la bellezza ci spinge alla perfezione”.

traviataPhoto Credit Tabocchini Zanconi
 

Ed è stata decisamente perfetta La traviata proposta quest’anno in quattro diverse date tra luglio e agosto con la regia di Henning Brockhaus e la direzione di Paolo Bortolameolli: interpreti eccellenti, prima fra tutti Claudia Pavone nelle vesti di Violetta, una scenografia semplicemente magnifica – con un immenso specchio a riflettere gli elementi presenti sul palco –, costumi curati, scene ben strutturate e notevoli coreografie a cura di Valentina Escobar. L’allestimento di quest’opera, che ha festeggiato insieme agli spettatori i cento anni del festival, è stato messo a punto dall’Associazione Arena Sferisterio, mentre, per quanto riguarda le musiche, protagonista delle quattro serate è stata l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, insieme al Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”.  

Sempre fantastico lo Sferisterio, che da secoli si conferma una location suggestiva ideale per le rappresentazioni liriche e più in generale artistiche, ospitando concerti, spettacoli di danza, teatro, eventi speciali e persino perfomance sperimentali d’avanguardia. Oltre a La Traviata, l’altra grande attesissima opera è stata l’Aida, sempre di Verdi, anch’essa andata in scena in quattro diverse date con un nuovo allestimento a cura dell’Associazione Arena Sferisterio e la partecipazione di ben cento cittadini. Racconta a tal proposito Antonio Pettinari, Vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio e Presidente della Provincia di Macerata: “L’Aida del 1921 ha lasciato un segno profondo nella storia dello Sferisterio e di questo territorio (…). Oggi, nel primo centenario dell’opera allo Sferisterio, celebriamo tutto il lavoro svolto in questi anni per la costruzione di un’identità cittadina che ha investito tutto il territorio”.

traviataPhoto Credit Tabocchini Zanconi
 

Dunque una lunga storia di amore per la lirica, passionale quanto quella de La traviata ma non così tormentata. Conclusasi la stagione ufficiale, si prosegue ora con la rassegna Visioni, che prevede mostre ed esposizioni fino al 19 settembre nei luoghi chiave di Macerata, uscendo così dallo Sferisterio per portare la sua magia in tutta la città.