Culture
Lartigue a Milano, nelle sue foto in mostra leggerezza e felicità
Al fotografo Jacques Henri Lartigue il Museo diocesano di Milano dedica la mostra “L’invenzione della felicità” in 120 scatti a colori e in bianco e nero
Anticipatore di uno stile fotografico rivoluzionario per lo spirito della propria epoca, Jacques Henri Lartigue fin da bambino si immerge nello scorrere della vita iniziando a scattare in maniera metodica, collezionando immagini di ciò che gli sta intorno.
Salti, tuffi, capriole, cadute e i tentativi di volo del fratello offrono immagini avvolte da un’aura d’irrealtà.
All’artista francese (1894-1986) è dedicata la mostra “L’invenzione della felicità”, ospitata presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano.
L’esposizione attraverso 120 lavori si snoda cronologicamente, focalizzando i singoli periodi della speculazione artistica.
Dalla Belle époque, con le eleganti signore dell’alta borghesia a passeggio sui “sentiers de la vertu” del Bois de Boulogne, luoghi di incontri e appuntamenti romantici dei parigini, agli anni ’20 e ’30 con scatti rivolti anche al tennis, alla nascente aviazione, alle automobili che cominciavano a fare concorrenza alle carrozze…
Dalle immagini a colori degli anni ’40 e ’60 - le stampe esposte in mostra furono tutte pubblicate in numerosi periodici e riviste -, ma anche i ritratti in bianco e nero di Picasso e Jean Cocteau, al ventennio sessanta e ottanta. Ispirato dai suoi vecchi lavori, ritorna a fotografare i salti, le onde e le signore eleganti, ora sostituite da modelle e messinscene.
HENRI LARTIGUE - Richard Avedon-New York-1966
Il successo ottenuto con la mostra al MoMa - Museum of Modern Art di New York -, prima esposizione monografica nel 1963 e il suo portfolio su “Life” dedicato all’assassinio del presidente John F. Kennedy, offrono a Lartigue il riconoscimento da parte del mondo della fotografia e del grande pubblico. Gli si presentano così nuove prospettive e arrivano numerose le committenze nel campo della moda, grazie all'interessamento dei fotografi Richard Avedon e Hiro.
Nascono così le collaborazioni con l’ambiente del cinema, dove lavora come fotografo di scena per numerosi film, e della moda.
Per Lartigue è la contemporaneità con quello che si vive la cosa importante, la labilità dell’attimo che passa la sola angoscia. Afferra tutto ciò che la vita offre di bello.
Ogni fotografia non può che essere lo specchio di una parte di mondo, ovvero quella più
prossima al fotografo, il contesto in cui egli si muove. E la “parte di mondo” di Lartigue è quella ricca e borghese di una Parigi del nouveau siecle.
E anche quando l’Europa verrà attraversata dagli orrori delle due guerre mondiali, l’artista continuerà a preservare la purezza del suo microcosmo fotografico, continuando a fissare sulla pellicola solo ciò che lo rende felice e probabilmente solo ciò che vuole ricordare, conservare.
Fermare il tempo, salvare l’attimo dal suo inevitabile passaggio.
HENRI LARTIGUE - Mediterraneo-1927
Jacques Henri Lartigue, L'invenzione della felicità
Museo Diocesano Carlo Maria Martini - p.zza Sant’Eustorgio 3 - Milano
21 maggio – 10 ottobre 2021
Orari e biglietti: martedì-domenica, 10.00-18.00
Prenotazione obbligatoria nei weekend
intero: €8,00 - ridotto: €6,00
infoline: 02 89402671