Culture

LaChapelle: arcobaleno traboccante di colori alla Reggia di Venaria. FOTO

Simonetta M. Rodinò

Con la sua cifra quasi surreale, le cromie esagerate, l’artificiosità barocca David LaChapelle è maestro nel “mettere in scena” le sue narrazioni e subordinare l’arte al soggetto e alla storia. Il 56enne fotografo americano è ospite con la personale “David LaChapelle Atti Divini” nella Citroniera delle Scuderie Juvarriane presso la Reggia di Venaria: una settantina di immagini di grandi dimensioni che non seguono rigide sezioni. La carriera fotografica del giovanissimo LaChapelle, trasferitosi nel 1980 dal Connecticut a New York, cominciò sulle pagine di Interview Magazine, la celebre rivista-mito di Andy Warhol.

La rassegna, per scelta dei curatori Denis Curti e Reiner Opoku, ha inizio però con la presentazione dei lavori dal 2006. Anno di svolta per l’autore. Che, in occasione di un viaggio in Italia, recatosi a Roma davanti al “Giudizio  universale” di Michelangelo ebbe una profonda ispirazione: divenne una ossessione l’idea di ricreare il Diluvio attraverso il mezzo fotografico. Così nacque “The Deluge”, in cui rimandi al capolavoro michelangiolesco si mescolano ai marchi della società consumistica: tra la moltitudine di gente in balia della furia devastante ecco comparire il Caesars Palace, noto casinò di Las Vegas, il marchio Gucci, il Burger Kink e la catena commerciale di caffè Starbucks. Una critica sociale incisiva dell’artista che inserisce nella scena anche alcune persone intente a portare in salvo del cibo. Ma c’è speranza: una colomba esce dalle macerie del Caesars Palace.

Sì, perché speranza, spiritualità, natura sono costanti che scorrono nelle immagini, spesso realizzate nel suo grandioso studio di 2mila metri a Los Angeles. O, nel caso delle fotografie appartenenti al ciclo Gas Station and Land Scape, nelle quali ricostruisce modelli di impianti petroliferi e stazioni di rifornimento in scala - attraverso materiali riciclati, come cartoni delle uova, schede madri per computer, bigodini, cannucce e altro – scatta le foto nella foresta pluviale di Maui, nel deserto e lungo la costa californiana.

Tra i lavori, “Rape of Africa” (2009), ambientata nelle miniere d’oro dell’Africa, dove Naomi Campbell appare come una Venere di Botticelli e “Showtimeat the Apocalypse” (2013), un ritratto della famiglia Kardashian che rappresenta non solo la famiglia stessa, ma le nostre paure, le ossessioni e i desideri che vi si riflettono. In mostra anche alcune nuove opere della serie NewWorld (2017-2019) che illustranolo stupore dell’artista per il sublime e la ricerca della spiritualità in scene di utopia tropicale – attualmente LaChapelle vive tra Los Angeles e le Hawaii -.

La rassegna si chiude con “Autoritratto come casa”, realizzato nello studio a Los Angeles: un vero trionfo di eccessi e un totale decadimento della morale e del corpo. Nello spaccato di un’abitazione vivono figure devastate dai propri vizi e dal piacere: c’è la bulimia, l’anoressia, il sesso sfrenato di gruppo, la preghiera, l’alcoolismo…

“David LaChapelle Atti Divini”

Citroniera delle Scuderie Juvarriane - Reggia di Venaria - Piazza della Repubblica 4- Venaria Reale (TO)

14 giugno – 6 gennaio 2020

Orari: da martedì a venerdì 10 – 18.00

Infoline: 011/ 4992333

www.lavenaria.it