Culture

Le opere di Elena Mutinelli a Firenze in una mostra curata da Vittorio Sgarbi

ANDREA CIANFERONI

Inaugurata alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi, la mostra di Elena Mutinelli curata da Vittorio Sgarbi

Alla Galleria d’Arte Etra Studio Tommasi di Firenze, diretta da Francesca Sacchi Tommasi, le opere di Elena Mutinelli in una mostra dal titolo Noi, neanche dannati curata da Vittorio Sgarbi. La mostra, nata dal sodalizio tra l’artista e Francesca Sacchi Tommasi, che ha seguito l’avvicendarsi delle opere e l’evoluzione dello stile nel tempo, propone una settantina di opere tra disegni e sculture che testimoniano la fragilità della figura umana con il rimpianto di un umanesimo perduto; al tempo stesso la gallerista presenta al pubblico il lato nascosto di un‘artista, attraverso un percorso di opere recentissime e di altre ancora inedite. Da qui l’idea di dare spazio alle sculture dell’artista lombarda, animando in galleria una tavola rotonda dell’Italia delle signorie, fucina di idee, che hanno determinato il nostro primato nel mondo dell’arte. I guerrieri metropolitani dal forte aspetto si ritrovano insieme, rivestendosi dei loro panni per riconoscersi negli eroi di cui l’ignoranza li ha resi orfani. Assistiamo a un convito di personaggi, cui la Mutinelli ha dato vita, che attoniti si guardano. Ritorna l’Italia delle signorie, dalle strade ancora troppo strette, con le tradizioni medioevali: «In quei volti ritrovo la forza e l’assoluto dei nostri padri rispetto a Noi, neanche dannati, orfani di eroi…», scrive Elena Mutinelli. Questa mostra si apre in chiave ironica, con una incisività espressiva caricaturale, ricollocando le fisionomie metropolitane che, di personaggio in personaggio, dal tardo medioevo al rinascimento, ritrovano la loro identità. La scultura più recente - Al guerriero non piace il dettaglio, 2019, work in progress -, potrebbe essere il vicino di casa, la persona che incrociamo in viaggio e non rivedremo mai più. Lo sconosciuto diventa personaggio nei panni di chi fu; abbiamo i Cardinali di Nostra madre chiesa, le cortigiane, i dotti, chi ci consiglia, abbiamo l’espressione della smorfia che ci rende persino belli, narcisi più che mai imbevuti di immagini. Il coraggio di una scelta libera nel mondo dell’arte è ben espresso in Noi, neanche dannati. Un faccia a faccia tra l’ironico e il drammatico che giunge fino a rappresentare il tema della follia in Sapientia Hominum. Infine, si ritorna al corpo bello e seducente passando attraverso la tensione dell'Eros, il dirompente palpitare di vita e il desiderio di immortalità: in questo tratto sono presentate le ricerche iconografiche dell’opera della Mutinelli, dal mistero della nascita a quello della morte. Francesca Sacchi Tommasi è la fondatrice della Galleria d’Arte Etra Studio Tommasi, inaugurata dal Professor Vittorio sgarbi nel 2014, nel cuore di Firenze, a Palazzo Leopardi, dimora storica, meta di turismo culturale; essa fu lo studio dello scultore Benvenuto Cellini che, proprio in queste mura, come scrive il Vasari nelle Vite, concepì la scultura Perseo con la testa di Medusa, ora sotto la loggia dei Lanzi. In seguito, il palazzo appartenne alla famiglia di Giacomo Leopardi. Oggi questo luogo così carico di cultura rivive nel nome di Marcello Tommasi, lo scultore che acquistò lo studio all’inizio degli anni Settanta del Novecento e vi lavorò per quasi 40 anni, lasciando una ricca collezione di marmi, gessi e bronzi, disegni, dipinti e incisioni. La Galleria d’arte Etra Studio Tommasi, che ha una sede anche a Pietrasanta, accoglie e organizza mostre di artisti, e propone serate di poesia e concerti.