Mercanteinfiera: appuntamento a Parma con l’arte e l’antiquariato
L’edizione autunnale di Mercanteinfiera, l’appuntamento internazionale di antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage di Fiere di Parma, apre i battenti. Per 9 giorni, dal 29 settembre al 7 ottobre, l’arte antica delle margarite veneziane incontra la cultura africana dei riti magici. Antiquariato e modernariato si fondono con il design di Scaglietti, rarità come il collier di Mae West ed il collezionismo vintage firmato Chanel, Louis Vuitton, Hermes e Manolo Blahnik
E' previsto l'arrivo di ben 5000 buyer da tutto il mondo per l'edizione in corso, che quest'anno prende il via dalla storia di Augusto Panini, collezionista di perle veneziane che ha curato una delle due collaterali in programma: “La via delle perle di vetro da Venezia a Timbuctu XV- XX sec”. In esposizione un vero e proprio arsenale seduttivo e da collezione composto da oltre cinquemila “margarite” (così si chiamavano nel ‘300 le perle), di tradizione romana e bizantina, monocolore o dai cromatismi fantasiosi, ritrovate nelle diverse regioni sub-Sahariane. Molteplici le interpretazioni: la varietà turchese rappresenta la vita, quelle dalla forma ad occhio (il più potente simbolo apotropaico) tengono lontani gli influssi negativi.
Così l’arte antica della Serenissima incrocia culti e magie provenienti dal continente africano. Ha spiegato Panini: “Circa dieci anni fa ero in Mali. In un mercato la mia attenzione si concentrò su una venditrice di cipolle e melanzane. Al collo portava una collana di ambra impressionante, con grani grandi come uova. Prima che io potessi offrire una cifra per il suo prezioso collier, m’invitò a sedere. Con una fierezza non riconducibile alla venditrice di cipolle che avevo avvicinato qualche istante prima, dettagliò perla per perla la composizione della sua collana: quella a sinistra la dote della famiglia dello sposo, quella a destra il regalo del marito per la nascita del figlio primogenito, e così via. E concluse che melanzane e cipolle erano merci per “avere” denaro per vivere, mentre la sua collana le era indispensabile per “essere.” Da quel momento non ho mai più acquistato collane indossate e di ogni pezzo della mia collezione ho sempre cercato di considerare, oltre al valore materiale, il contenuto trascendentale».
Il racconto del collezionista di perle coglie esattamente lo spirito della rassegna d'arte parmense: andare oltre il commercio, per spaziare tra piacere, bellezza e sfera emotiva. Un'altra storia che viene raccontata è quella genio di Sergio Scaglietti che, col suo estro visionario, contribuì a costruire la leggenda del marchio Ferrari. La seconda mostra collaterale della manifestazione è intitolata infatti “Da lamiera a design: la maieutica di Sergio Scaglietti” ed è stata curata da Oscar Scaglietti e Davide Toni della Toni Auto, autofficina di Maranello specializzata nel restauro delle vetture che portano i famosi marchi della terra dei motori. Per la Ferrari Scaglietti disegnò alcuni modelli simbolo degli anni sessanta come la 250 Testa Rossa, la 250 GT California, la 250 GTO e le 750 e 860 Monza. Fu una sua creazione anche la 375 MM, realizzata a metà degli anni ’50 per Roberto Rossellini e Ingrid Bergman. In esposizione, come omaggio al designer modenese, due gioielli della casa di Maranello, la 750 Monza e la 250 Le Mans.
Mercanteinfiera ospita inoltre uno degli incredibili collier “fake” dell’attrice hollywoodiana Mae West, che durante la seconda guerra mondale finanziò la raccolta fondi del governo USA vendendo tutti i suoi gioielli ed esibendo in pubblico clamorosi “falsi”. La manifestazione include antiquariato del 600 e del 700, pittura dell’ 800 (vedi alcune opere di De Nittis), design (da Gio Ponti a Buffa o Borsani solo per citarne alcuni), una sezione fotografica dove non è inusuale trovare, per chi è a caccia di rarità, scatti di De Dienes o di Henri-Cartier Bresson. Infine il collezionismo vintage con marchi che vanno da Chanel a Louis Vuitton, da Hermes a Manolo Blahnik. Nel complesso è disponibile un ventaglio di scenografie dell’abitare proposti in oltre quarantacinquemila metri quadrati di superficie espositiva e da circa 1000 espositori internazionali. Infine Archi e Parchi è la sezione della manifestazione dedicata ai pezzi d’epoca per esterni.
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