Culture

Mercato Centrale Firenze, arriva il Carnevale Storico di Aliano

ANDREA CIANFERONI

Domenica 16 febbraio uno scorcio di Basilicata a Firenze, tra musica, folklore, maschere e colori nei luoghi di Carlo Levi

Arriva al mercato Centrale di Firenze, domenica 16 febbraio dalle 18 una grande festa in occasione del Carnevale. Il carnevale alianese quest’anno ha preso vita il 16 gennaio e proseguirà fino al 1° marzo, facendo tappa anche in altre città d’Italia. Da sempre il Mercato centrale promuove la cultura in tutte le sue forme e quella di domenica sarà un’opportunità, per il pubblico fiorentino, di conoscere da vicino il Carnevale Storico di Aliano. A partire dalle 18:00 all’esterno, in piazza del Mercato Centrale, partiranno le animazioni con le musiche del gruppo U Cirnicchiu e quelle degli Amarimai, che apriranno la pista alla sfilata dello storico Carnevale di Aliano, conosciuto per le sue maschere arcaiche cornute, collegate alla mitologia greca e per il gruppo di pacchianeLe maschere ricreano creature demoniache il cui carattere minaccioso viene smorzato da cappelli colorati e il loro abbigliamento goffo ispirato alla tradizione contadina e pastorale, alla quale si rifà anche la gestualità degli interpreti. Aliano è una piccola cittadina della Basilicata, il paese dei calanchi: un piccolo borgo che conta 930 abitanti, avvolto in un paesaggio che sembra quasi lunare. È conosciuto in particolare per essere stato il luogo in cui lo scrittore Carlo Levi trascorse buona parte del suo periodo di confino, al quale fu condannato per via della sua attività antifascista (1934-36), e dove successivamente scelse di farsi seppellire. La figura dello scrittore è il fil rouge che collega la Basilicata a Firenze: del paesino (che chiamava Gagliano, imitando la pronuncia locale) scrisse molto tempo dopo la fine del suo confino. La stesura del romanzo, considerato uno dei più importanti della letteratura italiana del Novecento, avvenne a Firenze tra il 1943 e il 1944; il libro fu poi pubblicato nel 1945. L’autore torinese in Basilicata si scontrò con una realtà completamente diversa rispetto a quella a cui era abituato e la sua esperienza divenne un’occasione di riflessione sulla questione meridionale e la totale assenza dello Stato nel Mezzogiorno. Nel corso della sua vita Carlo Levi ebbe modo di visitare più volte Firenze (in Toscana aveva anche prestato servizio militare) dove fece ritorno nel 1941 con l’intenzione di non fermarsi a lungo. Rimase invece in città per quattro anni, gli stessi in cui scrisse la sua opera più importante nascosto in un appartamento in piazza Pitti, grazie alla protezione di Annamaria Ichino, mentre la città era occupata dai tedeschi. Ogni anno, in occasione del Carnevale, gli abitanti di Aliano si travestono e indossano le tradizionali maschere cornute che animano la festività e che nel novembre 2018 hanno portato al riconoscimento del Carnevale di Aliano tra i carnevali storici italiani, con decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Anche la storia stessa del Carnevale di Aliano si intreccia con quella dello scrittore Carlo Levi, che così descrisse le maschere nella sua opera più celebre, “Cristo si è fermato ad Eboli”: “Venivano a grandi salti e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine”.