Culture
Milano, al teatro Elfo uno spettacolo su Emily Dickinson



Sala Fassbinder | 22 ottobre - 3 novembre
LA MIA VITA ERA UN FUCILE CARICO
(being Emily Dickinson)
da Emily Dickinson
traduzioni Silvio Raffo e Margherita Guidacci
regia Elena Russo Arman
con Elena Russo Arman e Alessandra Novaga
musiche Alessandra Novaga
suono Giovanni Isgrò, consulenza suono Giuseppe Marzoli
luci Cristian Zucaro, scene e costumi Elena Russo Arman
produzione Teatro dell’Elfo
lo spettacolo è inserito nel programma di "Autunno Americano" del Comune di Milano prima nazionale
Elena Russo Arman, dopo il felice esito di Dove sei, o musa dai Sonetti di Shakespeare con musica di J. Dowland, arricchisce il suo percorso artistico con questo nuovo spettacolo. In scena insieme a lei Alessandra Novaga, musicista con la quale condivide la personale ricerca sul rapporto parola-musica. Compagni di questo nuovo progetto Cristian Zucaro per il set luci e Giuseppe Isgrò per il suono.
«LA MIA VITA ERA UN FUCILE CARICO (being Emily Dickinson) è uno spettacolo su Emily Dickinson e sul suo immaginario poetico ed esistenziale.
L'idea registica non si fonda su una ricostruzione filologica dell'ambiente in cui visse l'autrice americana, né vuole ripercorrere in modo lineare la sua biografia, piuttosto vuole restituire tutta la forza esplosiva evocata dal linguaggio senza tempo di Emily che riuscì a dialogare attraverso i secoli con artisti di ogni genere.
Dopo un lungo e approfondito studio sull'opera di Emily Dickinson, giunta fino a noi nella forma di 1775 poesie e circa un migliaio di lettere, ho scelto quei testi che restituiscono l'essenza di un'esistenza unica e irripetibile, di una donna ribelle e anticonformista.
Lo spettacolo è dunque composto dalle parole di Emily riunite in un unico flusso allucinatorio, dal quale emergono diverse maschere, quelle "tante Emily" che con astuzia e senso dell'ironia prendono vita a seconda degli altrettanti interlocutori ai quali si rivolge. In questo mi aiuta l'amplificazione che moltiplica le possibilità espressive della mia voce.
La chitarra elettrica crea anche un tessuto sonoro che permette di passare dalla melodia ai suoni della natura, nella quale Emily era immersa, fino alla riproduzione del "ringhio" nella sua testa.
Dalla sua piccola stanza in un paesino del New England, Emily Dickinson continua a lanciare il suo messaggio al mondo e le risposte a quel messaggio risuonano forti attraverso generazioni di "compatrioti" futuri, che come me continuano ad attingere al suo immaginario come a una fonte di energia inesauribile.
LA MIA VITA ERA UN FUCILE CARICO (being Emily Dickinson) diventa l'affresco dell'America cantata dai poeti della Beat Generation, dagli artisti pop, fino ai suoni di Jimi Hendrix, la stessa America che ha visto nascere i primi sogni di giustizia, libertà, uguaglianza e democrazia». Elena Russo Arman
Nel foyer della Sala Fassbinder potrete visitare la mostra Being Emily Dickinson con la documentazione di tutte le performance realizzate durante i due anni che hanno preceduto la messa in scena, presso la Fondazione Mudima di Milano e ad Amherst, nel Massachusetts dove la poetessa è nata.
Elfo Puccini, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33 - Da martedì 22 ottobre a domenica 3 novembre - Martedì/sabato ore 21:00, domenica ore 16:30 - Prezzi: intero € 30.50 - ridotti € 27 e € 16 - martedì € 20