Culture
A Paestum gli scavi stupiscono nuovamente. E c'è tanto da indagare ancora
Rinvenuta nel Santuario di Athena una testa di epoca tardo-arcaica in pietra. Si ritiene che possa trattarsi di una metopa, la prima recuperata nel tempio
Il rinvenimento di una testa tardo-arcaica in pietra nel Santuario di Athena, durante la campagna di scavo dell’Università degli studi di Salerno, è l'ultima sorpresa riservata agli archeologi dal sito di Paestum. Nei primissimi giorni di scavo, gli archeologi diretti da Fausto Longo hanno riportato alla luce un volto posto di trequarti; il materiale pare sia lo stesso con il quale furono realizzati alcuni elementi decorativi del tempio di Athena. Il fatto che la superficie posteriore del reperto si presenti non rifinita conduce gli studiosi a ritenere che si possa trattare di un frammento di una lastra architettonica, forse una metopa; sarebbe la prima recuperata nel santuario della dea guerriera.
“La scoperta del frammento è la dimostrazione che a Paestum c’è ancora tanto da indagare e da scoprire sulla storia di questa città”, dichiara il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel (nella foto). “Finora la scultura in pietra da Paestum è nota soprattutto dal santuario di Hera alla Foce del Sele, ma non è detto che il quadro non possa cambiare in futuro, anche perché sappiamo che il tempio cosiddetto 'Basilica con molta probabilità aveva metope scolpite: dovevano essere un centinaio, di cui finora non abbiamo traccia. La scoperta dei colleghi salernitani riapre la questione anche per il santuario di Athena”.
Questo rinvenimento si inquadra in un più ampio progetto di studi sul Santuario di Athena volto a indagare l’area sacra, in particolare le fasi più antiche. “Per nostra fortuna non tutto il santuario è stato scavato negli anni ‘20 e ‘30 ed esistono ancora aree intatte da indagare”, dichiara Fausto Longo, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Salerno. “Anche quest’anno, l’équipe di ricerca salernitana sta scavando l’edificio sud-est al quale erano state attribuite le terrecotte architettoniche esposte nel Museo, tra i documenti più antichi provenienti da questa zona dell’area archeologica”. Come sempre, tutti i giorni sarà possibile visitare lo scavo in corso, osservare gli archeologi al lavoro e dialogare sui temi dell’archeologia e della ricerca archeologica dell’antica Poseidonia.