Culture
Poste Italiane a fianco del Comitato per le celebrazioni in memoria di Dante
Dante Alighieri, nel 2021 ricorrono 700 anni dalla morte. Poste Italiane annuncia il sostegno al Comitato per le celebrazioni.Coinvolti 70 piccoli comuni.
Il sostegno di Poste Italiane per celebrare la memoria e l’opera del Poeta in tutta Italia è stato annunciato oggi dall’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, al Ministro per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, nel corso di una cerimonia svoltasi presso la Sala Spadolini del Ministero.
Sommo poeta, visionario, teologo, filosofo, esiliato, “autore universale”: Dante moriva a Ravenna il 1321, con lui il primo Occidente latino. Attraverso un rapporto dialettico incessante e spesso sofferto tra classicità e medioevo, il nostro poeta affidava alla carta il vecchio mondo, superandolo e inaugurando una stagione di pensiero dalla quale sgorgherà inarrestabile la letteratura successiva.
Mentre nel celebre verso del V Canto dell’Inferno si siglava, nell’indelebile Verso “Amor, ch'a nullo amato amar perdona”, il testamento di una stagione poetica straordinaria, che all’amore poteva rispondere solo con l’amore, si cristallizzavano con l’Opera dantesca, e successivamente con quella di Petrarca e Boccaccio, le basi della lingua e della cultura italiana, proprio a partire da quel “parlar Tosco”.
L’anno venturo saranno trascorsi 700 anni dalla morte dell’autore della Divina Commedia, e l’Italia, forse dopotutto ancora un pò “nave senza nocchier in gran tempesta”, decide di festeggiare la ricorrenza con numerose iniziative su tutto il territorio.
Poste Italiane offrirà il suo contributo al Comitato Nazionale coinvolgendo 70 piccoli comuni collegati al percorso biografico dell’Alighieri, o comunque citati nella Commedia. La vicenda esistenziale e il tempo storico in cui Dante visse permettono infatti una capillarità dell' iniziativa, la quale si lega intimamente al territorio. La vocazione di Poste Italiane, da sempre vicina alle piccole realtà del Paese, si sposa quindi perfettamente con quelli del programma delle celebrazioni.
La partecipazione dell’azienda alle iniziative è infatti parte del programma presentato in occasione del secondo incontro con i Sindaci d’Italia, organizzato nell’ottobre scorso a Roma, nel corso del quale Del Fante aveva annunciato l’introduzione di nuovi servizi dedicati alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti, rinnovando il dialogo diretto e permanente sulle esigenze specifiche del territorio. Accogliendo uno specifico invito rivoltogli dal Ministro Franceschini a conclusione di quella giornata, Del Fante aveva preannunciato che Poste Italiane avrebbe offerto il suo contributo per realizzare un memorabile 2021 di celebrazioni. Come spiega l’AD ad Affaritaliani.it: “Nasce tutto il 28 ottobre, parlando a quei 4.000 sindaci presenti in sala, quindi parlando alle aeree più interne del nostro Paese. Dante scriveva e viaggiava da esiliato e quest'anniversario si presenta come un’occasione per tradurre il nostro progetto generale di supporto alle reti interne”.
L’iniziativa si è presto concretizzata, tanto che Franceschini ha evidenziato: “Ottimo lavoro di Poste. Anche le altre aziende non possono sottrarsi: Dante è l’Italia. Il sostegno ai piccoli comuni per il recupero di effigi e monumenti danteschi è emblematico di quanto sia diffuso l'amore verso un poeta universale tradotto in tutto il mondo. Questo primo passo inaugura una positiva collaborazione tra pubblico e privato in questa importante ricorrenza".
“Saremo a fianco al Comitato e ai piccoli comuni, con i quali rivolgiamo sempre un’attenzione del tutto particolare, cercando di sostenerli con varie iniziative. Lavorare con le istituzioni è davvero il cuore della nostra missione”, sottolinea la Presidente Maria Bianca Farina, aggiungendo ad Affaritaliani.it: “Riteniamo i piccoli comuni il cuore pulsante dell’Italia, nonché la testimonianza della vicinanza di Poste al territorio, vicinanza storica che continuiamo a valorizzar, perché riteniamo che sia prezioso per l’identità e l’economia del nostro Paese”.
La Commedia di Dante, secondo una bella riflessione di Pound, parla ed è rivolta a “everyman”, nel tempo e nello spazio, ma come raccontare oggi L’Opera e l’uomo? Ne abbiamo parlato con Carlo Ossola, filologo e autore tra l’altro di una celebre introduzione al capolavoro dantesco, nella quale si sottolineava: “Per leggere Dante oggi è necessario continuare ad avere la sua sete d'essenziale”.
“Credo che l’Italia abbia un grande vantaggio: Dante è nei programmi scolastici. Come diceva Calvino, non bisogna esitare a far imparare a memoria qualche Canto della Commedia, anche nel luogo della maggiore e più drammatica rovina dell’immagine dell’umanità, proprio perché Dante vale la pena di essere conosciuto perché rafforza la nostra umanità” commenta il Presidente del Comitato.
Dante oggi, come allora, può ancora insegnarci qualcosa attraverso la potenza non relativa della “parola detta per sempre”: il fascino della catabasi e della forza di volontà umana di uscire dall’Inferno per tornare nonostante tutto a “riveder le stelle”.