Culture
Sigmar Polke tra alchimia, politica e gioco: la mostra a Venezia
La mostra “Sigmar Polke”, da domenica a Palazzo Grassi a Venezia: un artista tra alchimia, politica e gioco






di Simonetta M. Rodinò
Compleanno di un compleanno la mostra “Sigmar Polke”, da domenica a Palazzo Grassi a Venezia: il decennale della riapertura di Palazzo Grassi a opera di François Pinault - il 79enne multimiliardario proprietario di Palazzo Grassi e Punta della Dogana - e il trentesimo anniversario della partecipazione di Polke alla Biennale di Venezia. Nel 1986 per il Padiglione tedesco l’artista germanico ideò un’installazione intitolata Athanor – il forno nell’alchimia – per la quale ricevette il Leone d’Oro.
Non molto conosciuto nel nostro Paese, l’autore eterogeneo, mancato 69enne sei anni fa, era noto per le sue collezioni di libri, riviste e ritagli di giornali con errori tipografici.
La retrospettiva - 95 lavori - inizia presentando per la prima volta nel patio centrale di Palazzo Grassi “Axial Age” (2005-2007), ciclo monumentale di sette dipinti, fra cui un trittico, esposto nel Padiglione centrale della Biennale nel 2007; la rassegna poi si snoda sui due livelli del palazzo secondo un percorso cronologico a ritroso, dalla fine degli anni 2000 all’inizio dei Sessanta.
Assi portanti della mostra sono le tematiche alchimia e politica che emergono dai lavori in cui associava pittura figurativa o astratta e installazione, partendo dai colori termosensibili applicati direttamente sui muri di pietra di quarzo e meteorite. A questi due temi si affiancano i cicli che legarono l’artista all’Italia. Così, al primo piano ecco quello dedicato al Circo: sul tessuto sono ingrandite le figure malinconiche del circo. Ma anche una serie di cinque dipinti sulla visione e i suoi ostacoli, sette variazioni madreperlate sui quadrati magici e sui pianeti, “Laterna Magica (1988-1992), composto da sei pannelli - vi sono raffigurati una donna anziana e il suo cane - dipinti sul recto e sul verso in cui il quadro si fa vetrata.
Lavori in cui è racchiuso il gusto di Polke per la sperimentazione della materia pittorica nonché il piacere nel giocare con le immagini o manipolandole con la fotocopiatrice, o sovrapponendole come nelle trasparenze di Picabia, o frammentandole grazie all’ingrandimento della trama fotografica.
Una leggerezza e un’ironia che non si trovano però nei dipinti di connotazione storico-politica: da quelli incentrati sulle forze dell’ordine e sulle frontiere - entrambi presenti alla Biennale del 1986 – a quelli sui campi di concentramento e sulle guerre fratricide della ex Jugoslavia.
Molte le sue fonti d’ispirazione: dai soggetti tratti dalla storia politica a quelli della storia dell’arte, mentre saccheggiava principi mistico-matematici, così come elementi del mondo quotidiano e dell’intrattenimento popolare, come l’iconografia dei fumetti - in mostra il viso di Eva Kant del noto fumetto italiano Diabolik -.
Punta della Dogana presenta poi “Accrochage”, una mostra che raccoglie circa ottanta opere, di trenta artisti internazionali contemporanei, mai esposte da quando sono entrate a far parte della Pinault Collection.
Palazzo Grassi - Campo San Samuele 3231, Venezia
Vaporetto: San Samuele (linea 2), Sant’Angelo (linea 1)
17 aprile - 6 novembre 2016
Punta della Dogana - Dorsoduro 2, Venezia
Vaporetto: Salute (linea 1)
17 aprile - 20 novembre 2016
Aperti tutti i giorni tranne il martedì; orari: 10-19
Ingressi: intero euro 15 /euro 20 x entrambe; – ridotto euro 10/euro 15 x entrambe
Infoline: 041 2001 057
www.palazzograssi.it