Culture
Strasburgo Capitale Mondiale del Libro 2024: gli eventi da non perdere
Il capoluogo dell’Alsazia sta vivendo un anno speciale grazie alla nomina ricevuta. Ecco tutto ciò che c’è da sapere
Il 20 luglio 2022 l’UNESCO ha designato Strasburgo Capitale Mondiale del Libro 2024, prendendo il posto di Accra (Ghana). Il capoluogo dell’Alsazia, nella regione del Grand Est, è la prima città francese a ricevere questo riconoscimento creato nel 2001 e rimarrà l’unica per almeno altri dieci anni.
Strasburgo è a dir poco unica, con un fascino tale da essere stata riconosciuta come una delle città più belle ed eleganti del Vecchio Continente. Appartiene, infatti, al ristretto cerchio di quelle rare destinazioni che, una volta visitate, lasciano un’impressione permanente, impossibile da cancellare anche dopo decenni. Viverla in qualunque stagione è sempre un piacere, ma questo è un anno speciale, in quanto detiene il titolo di Capitale Mondiale del Libro e dunque sono tanti gli eventi, le attività, le collaborazioni che rendono il calendario estivo, ma poi anche autunnale e invernale, ricco e interessante per il turista. A tal proposito, specifichiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, che la designazione di UNESCO World Book Capital viene vinta ogni anno da una città chiamata a promuovere al meglio i libri e la lettura in tutte le loro forme e per ogni età, al fine di combattere l’analfabetismo e la disuguaglianza, nell’ottica di un rapido cambiamento mondiale.
In questo contesto, l’importante patrimonio materiale e immateriale di Strasburgo, unito alla densità degli attori culturali e alla vitalità dei suoi artisti, creatori e professionisti del settore, gli hanno permesso di presentare un progetto forte e credibile, ottenendo appunto il titolo di Capitale Mondiale del Libro 2024. Questo premio è però anche il risultato della lunga storia di Strasburgo in merito ai libri e all’editoria, iniziata con l’invenzione della macchina da stampa a caratteri mobili nel XV secolo. Non solo passato, in ogni caso, perché oggi a Strasburgo e nell’Eurometropoli la vitalità dell’industria del libro si basa su una trentina di case editrici, 25 librerie e una rete di 59 biblioteche pubbliche e di patrimonio, tra cui la Bibliothèque Nationale Universitaire – la seconda più grande della Francia –, oltre al contributo di numerose associazioni. Questo vivace legame con l’editoria e il dibattito delle idee è parte integrante della storia di Strasburgo, della sua identità di città transfrontaliera e capitale europea, sede del Parlamento, nonché due volte sito UNESCO: nel 1988 divenne infatti la prima città francese Patrimonio dell’Umanità per quanto riguarda l’antica e pittoresca area della Petite France, mentre nel 2017 fu compresa nella tutela anche la Neudstadt, un tempo quartiere imperiale tedesco.
La Capitale Mondiale del Libro sta dando vita a un fitto calendario costituito anche di eventi di respiro europeo e internazionale, alimentati dall’ampia rete consolare e dalle istituzioni europee. Un programma speciale è inoltre stato messo a punto con la vicina Kehl (Germania) e con l’Eurodistretto di Strasburgo Ortenau. Ad esempio, numerosi scrittori sono stati ospiti della città nel mese di aprile in occasione della cerimonia di presentazione, insieme a rappresentanti dell’UNESCO e delle precedenti Capitali Mondiali del Libro, tra cui Rio de Janeiro e Accra. Tra i nomi di punta ricordiamo Dany Laferrière, Pascal Ory (entrambi membri dell’Académie Française), Florence Aubenas, Dima Abdallah, Serge Bloch, Blutch, Emilie Clarke, Kamel Daoud, Joseph Levacher, Alberto Manguel, Christophe Rioux, Boualem Sansal, Nancy Huston. Gli stessi hanno dato vita a una grande lettura in pubblico insieme ad artisti, musicisti e attori, su un palco temporaneo ai piedi della cattedrale.
Tra le prossime attività da non perdere in questo anno da capitale ricordiamo “The Bibliothèques Idéales” (The Ideal Libraries) e un festival di letteratura e dibattiti che prenderà vita in autunno, dal 15 al 24 settembre. Apriranno inoltre i battenti alcune interessanti mostre a tema, dove, tra gli altri, sarà protagonista anche Gutenberg, fortemente legato a Strasburgo: fu infatti proprio in questa città che l’orafo e tipografo tedesco ebbe la geniale intuizione dei caratteri mobili, in grado di cambiare per sempre l’editoria. Sebbene fu poi nella vicina cittadina di Magonza che venne effettivamente stampata la prima Bibbia cristiana con questa tecnica, non v’è dubbio – studiando i documenti e gli archivi – che i lavori di Johannes Gutenberg al riguardo avvennero quasi interamente a Strasburgo, dove peraltro egli mantenne il totale riserbo in merito alle sue sperimentazioni, attirandosi poi inevitabilmente l’ira dei molti editori della città, rimasti indietro in un battibaleno. La mostra a lui dedicata prende il nome di Make way for Gutenberg! A memorial by David d’Angers to promote peaceful coexistence e si tiene presso il Musée Historique dal 28 giugno al 23 febbraio 2025: racconta tutto quello che c’è da sapere sul monumento a Gutenberg eretto a Strasburgo nel 1840 per celebrare il 400° anniversario dell’invenzione della stampa. Creato in uno spirito di umanesimo e amicizia tra i popoli, questo monumento, realizzato da uno dei più grandi scultori francesi del XIX secolo, esalta nel suo insieme i benefici della stampa nel mondo. Situata nel cuore della città, la statua ne rappresenta oggi un elemento essenziale nel patrimonio di Strasburgo, nonché un appello rivolto a tutti noi a vivere insieme.
Infine, tra le iniziative consigliate in questo anno da Capitale Mondiale del Libro vi sono le visite guidate a tema insieme a professionisti del settore, che potranno portarvi nei luoghi più significativi della città legati a grandi scrittori del passato, oppure leggervi brani di opere e lettere di intellettuali che la visitarono e ne restarono più o meno affascinati. Vi è, ad esempio, la locanda in cui più volte soggiornò Stendhal, oppure l’albergo dove Honoré de Balzac portò la sua amata Evelyne Hanska, detta la contessa polacca, per poi fidanzarsi ufficialmente con lei nel 1851 presso la Chiesa Protestante neogotica di Saint Pierre-Le-Jeune, oggi Monumento Storico dal 1892 e tra gli edifici sacri più belli della città. A tal proposito, non va certo dimenticata una visita alla meravigliosa Cattedrale di Notre Dame, capolavoro dell’arte gotica completata nell’arco di oltre quattro secoli, dal 1015 al 1439. I suoi 142 metri di altezza hanno fatto sì che rimasse l’edificio più alto della Cristianità fino alla fine del XIX secolo. Una curiosità: la chiesa presenta una sola torre, in quanto quando si avviarono i lavori per la costruzione della seconda ci si rese conto che il terreno non era del tutto stabile e forse non avrebbe retto alla realizzazione di un altro campanile; tuttavia, la piattaforma accessibile attraverso 330 scalini apre oggi ad una delle più complete e straordinarie viste sul centro storico e sulla Petite France.