Culture

Torna Extraliscio: in un doppio album i classici di Casadei in salsa punk

Pierfrancesco Pacoda

Extraliscio, che mescola elettronica e sensazioni dalle aie, è il gruppo simbolo di una nuovissima scena che guarda a un patrimonio folklorico vastissimo

Provate a immaginare le melodie fluide, sensuali, della tradizione romagnola, il liscio, miscela di passioni della terra e di culture mitteleuropee, la polka, la mazurka, il valzer, le atmosfere polverose delle balere tra il mare e la collina, le ‘cartoline’ da una Italia che faticosamente si riprende dalla seconda guerra mondiale e guarda finalmente con fiducia al futuro.

Prendete tutto questo, il folklore, i lustrini, i ballerini e avvolgetelo di suoni contemporanei, con le chitarre che stridono e i sintetizzatori che arrivano ai confini del rumore. Tra gli assoli avant garde di Mirco Mariani, uno dei più creativi sperimentatori italiani, (al fianco di Vinicio Capossela e Arto Lindsay per fare due nomi decisamente diversi) e i fraseggi del clarinetto di Moreno ‘Il Biondo’ Conficconi e del sax di Fiorenzo Tassinari.

Il risultato è un disco doppio, uscito da poco, ‘Extraliscio All Stars’ diviso in due parti: Da un lato c’è ‘Ballabilessum’, con le composizioni del maestro Secondo Casadei (l’uomo che nel 1954 ha scritto ‘Romagna Mia’), nell’altro, ‘Not Danceable,  gli stessi brani sono stati reinterpretati con una sensibilità urbana da Mariani e altri musicisti come ‘Asso’ Stefana, da anni chitarrista di PJ Harvey.

extraliscio 1
 

Extraliscio hanno appena trascorso una estate di successo, facendo ballare i puristi nei dancing e nelle piazze della Romagna (memorabile un loro concerto a Gatteo a Mare, la patria del liscio, dove si sono esibiti insieme alla Nuova Compagnia di Canto Popolare) e in luoghi di grande suggestione, come, il 15 agosto, il Castello Sforzesco di Milano.

La band, che dal vivo mescola elettronica e sensazioni dalle aie, è il gruppo simbolo di una nuovissima scena che rivolge uno sguardo a un patrimonio folklorico vastissimo (simbolo, come dicevamo, di una Italia che dalla campagna iniziava a muoversi verso la città), che adesso, finalmente, diventa patrimonio di tutti.
Grazie a loro, sicuramente, e anche al lavoro che Casadei Sonora, con la visione di Riccarda Casadei, figlia di Secondo, da tempo svolge per fare emergere gemme della nostra ‘popular music’, A fine settembre uscirà infatti, ‘Mi chiamo Secondo’ (Universal), disco doppio che raccoglie le canzoni originali registrate dal musicista negli anni 50, finalmente rimasterizzate.

Opera anticipata dal classico ‘Romagna Mia’, versione del 1954, del quale presentiamo il clip, diretto da Davide Legni con la produzione di Giuliano Paco Ciabatta.

Romagna Mia