Culture
Scoperta una gigantesca galassia luminosa
"La scienza deve affrontare grossi problemi: la materia che osserviamo rappresenta solo il 4%, il 23 % è oscura cioè non emette energia. Il 72% invece è energia che accellera l'espansione dell'universo..."
Parola di Margherita Hack, che spiega ad Affari: "Il cielo stellato è come un immenso libro aperto nel quale gli uomini, fin dall'antichità, hanno trovato le conoscenze più utili alla loro sopravvivenza. Osservando il cielo hanno imparato a orientarsi in mare o nei deserti, a costruire orologi e calendari, a sfruttare i cicli stagionali per i lavori nei campi". Parla di forme di vita intelligenti? "Certo. Ci sono stelle molto più vecchie del sole che ha 5 miliardi di anni. Quindi è facile che le civiltà extraterrestri siano molto più evolute di noi". Ma perché la scienza non l'ha ancora provato? "E' molto complesso. Il pianeta scoperto più simile alla terra dista da noi venti anni luce. Per raggiungerlo e verificare servirebbe un'astronave capace di viaggiare almeno a un centesimo della velocità della luce e ci vorrebbero comunque 2000 anni. L'alternativa reale è il progetto SETI: dal '64 dei telescopi sono puntati su pianeti simili alla terra e aspettano dei possibili segnali intelligenti. Ma la probabilità di captarli è bassa poiché per comunicare serve che il livello di sviluppo delle civiltà sia circa lo stesso e la nostra è troppo giovane".
Lei è nota per essere molto critica riguardo agli oroscopi e all'astrologia... Marte, una nuova sonda nel 2020. Intervista a Margherita Hack Gli extraterrestri stanno arrivando. L'intervista a Roberto Pinotti HAI UN'ESPERIENZA DA RACCONTARE? SCRIVICI, LE PIU' INTERESSANTI SARANNO SOTTOPOSTE ALL'UFOLOGO Fisica/ Cern, Giulio Giorello commenta il record raggiunto di livelli di energia Il fisico Giovanni Bignami ad Affari: astrofisica? L'Italia al top Creazionisti contro Evoluzionisti. L'intervista a Telmo Pievani. La polemica parte dal Cnr Boncinelli ad Affari: "Le macchine che imitano l'uomo? Utili e importanti" |
Scoperta la formazione della galassia submillimetrica piu' luminosa e ricca di gas mai osservata.
Come si legge su 'Nature', gli scienziati della University of California di Irvine hanno osservato, grazie al telescopio Herschel, la nascita della galassia HXMM01: si tratta di una galassia di massa pari a circa 10 volte la Via Lattea e che e' nata dalla fusione di due giovani galassie, avvenuta circa 11 miliardi di anni fa. Gli scienziati da tempo si chiedevano come mai le gigantesche galassie ellittiche abbiano smesso di produrre stelle poco dopo la loro rapida formazione all'alba dell'Universo. Finora si supponeva che la colpa fosse di enormi buchi neri che, nel cuore di queste galassie, emettessero veti molto forti che espellevano i gas necessari alla nascita delle stelle. Il nuovo studio invece suggerisce che le fusioni cosmiche e il conseguente alto consumo di gas hanno causato il loro rapido esaurimento.
LE MISSIONI SPAZIALI SEMPRE PIU' ATTREZZATE - La Nasa ha stanziato un assegno di ricerca per sviluppare un prototipo di stampante 3D per il cibo, in modo che gli astronauti possano un giorno gustare una pizza anche su Marte. Il finanziamento e' andato a Anan Contractor, un ingegnere meccanico senior della Systems and Materials Research Corporation di Austin, Texas, che ha ricevuto 125 mila dollari per realizzare un prototipo di "sintetizzatore di cibo". La Nasa spera che la tecnologia possa un giorno essere usata per nutrire gli astronauti impegnati in viaggi spaziali. dividendo le varie componenti di cibo (carboidrati, proteine, nutrienti micro e macro, tutto in polvere) in varie "cartucce", sarebbe possibile teoricamente consentire agli utenti di mescolarle, come gli ingredienti nelle ricette normali, in modo da creare diversi cibi. Per ora, Contractor ha gia' 'stampato' il cioccolato.
I CASTING PER LA VITA SU MARTE - "Io non sono perfetto. Ma hanno mandato topi, cani e scimmie nello spazio, mi sembra che posso competere". Così scherza Nikolaus Wyss, abitante 64enne di Zurigo, in un video messo sul sito di "Mars One", un ambizioso e folle progetto olandese annunciato un anno fa. L'obiettivo? Stabilire il primo insediamento permanente al di fuori della Terra. E Nikolaus è una delle 80mila persone che si sono candidate per trasferirsi. I requisiti necessari? Avere più di 18 anni, sapere bene la lingua inglese ed essere motivato. E accettare di diventare una star pubblica: la vita su Marte sarà ripresa e poi trasmessa in uno show. Tutto questo per finanziare la prima fase della colonizzazione, che avrà un costo stimato in 6 miliardi di dollari.
Probabilmente su Marte saranno prima inviati robot che assembleranno moduli abitabili. Poi sarà la volta degli uomini e delle donne che passeranno lì il resto della loro vita, dopo un viaggio lungo sette mesi. Il progetto divide gli scienziati, ma il pubblico è entusiasta. In sole tre settimane, da quando è stato lanciato, il corcorso per volontari ha riscosse decine di migliaia di candidature da tutto il mondo.
"Ci sono mille buoni motivi per non andare su Marte ed è per questo che io voglio andare. In Svizzera si tende a essere cauti. Ma la società, invece, va avanti con progetti che possono sembrare pazzeschi", spiega Nikolaus Wyss al quotidiano svizzero Le Matin.
Lui, ex direttore della Scuola Superiore di Arti Visive e Progettazione di Lucerna, avrà 74 anni nel 2023, quando dovrà partire. Troppo vecchio? "No, al contrario voglio lanciare un messaggio. In Occidente, quando è ora della pensione, l'azienda fa sapere che non ha più bisogno del lavoratore. Io invece voglio dimostrare che si possono ancora avere un sacco di sogni, progetti e competenze".
A fine agosto sarà il pubblico a votare e scegliere tra i 24 ei 40 candidati. Ne partiranno quattro e poi, ogni due anni, arriveranno quattro nuovi coloni. Nikolaus Wyss è davvero pronto a partire? "Senza dubbio! Ma lo dico con questa sicurezza perché penso di non avere nessuna possibilità", ammette.