Economia

Ansaldo Energia, nomine cinesi. Marino e Zampini verso ok di Shanghai Electric

Si tratta di un gradimento e non di un potere di veto. Ma i cinesi di Shanghai Electric potrebbero opporsi alle designazione, posizione che però andrebbe motivata. Dopo esser stati designati da Cdp Equity, subholding di Cpd, che tramite Cdp Industria ha in pancia le partecipazioni industriali di Cdp in Fincantieri, Ansaldo Energia e Saipem, Giuseppe Marino, ex corporate officer di Hitachi Ltd Tokyo, e l’attuale ceo di Ansaldo Energia Giuseppe Zampini si preparano a diventare rispettivamente amministratore delegato e presidente della società genovese produttrice di turbine a gas. Prime nomine della grande galassia delle partecipate pubbliche che hanno ricevuto già il plauso dei sindacati e che ora dovranno ricevere il via libera finale dell’assemblea del gruppo.

Secondo i patti para sociali che legano i due soci (il 59,94% del capitale è in mano a Cdp e il 40% ai cinesi), il rinnovo dei vertici infatti dev’essere soggetto alle valutazioni dell’azionista di minoranza, giudizio che deve arrivare dal board di Shanghai Electric e che potrebbe essere dato prima di metà ottobre.

Anche se pare che il Ceo di Cdp Fabrizio Palermo, in Cina nei giorni scorsi per la terza edizione del Forum Pmi organizzato nell’ambito del Business Forum Italia-Cina, avrebbe avuto già un incontro con il colosso cinese da cui avrebbe ricevuto un via libera di massima.

Dopo aver chiuso l’ultimo bilancio in perdita e varato un aumento di capitale, Ansaldo Energia ora sarà alle prese con la complessa opera di rilancio che Marino, facendo valere le sue conoscenze dei mercati internazionali, dovrà mettere a segno soprattutto oltre confine. Anche nel mercato cinese dove il socio Shanghai Electric fa il 30% del proprio business. Nel Dragone infatti si dovranno costruire 40 centrali elettriche, un banco di prova per la turbina GT36 prodotta da Ansaldo Energia.