Economia

Apple cede al diktat europeo, si potranno scaricare app da altri store

di Redazione

Apple cede alle regole Ue e rivoluziona il sistema operativo iOS, il suo browser Safari e il negozio di applicazioni app: novità

Apple si adegue alle regole Ue e apre ai negozi di app alternativi. Che cosa cambia 

Parte la rivoluzione del colosso tech americano. Apple apporterà modifiche, a partire da marzo, al suo sistema operativo iOS, al suo browser Safari e al suo negozio di applicazioni App Store all'interno dell'Unione Europea, rispettando così la nuova regolamentazione dei mercati digitali, il Digital Markets Act (Dma), che entrerà in vigore dal 7 marzo. A partire dal rilascio della versione 17.4 del suo sistema operativo iOS, gli sviluppatori potranno offrire applicazioni alternative, verificate da Apple. Le app sviluppate dal marchio di Cupertino, quindi, non saranno più le uniche opzioni di pagamento. E, quando apriranno Safari, gli utenti europei potranno scegliere il proprio browser da un elenco di concorrenti.

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Fino ad ora bisognava andare nelle impostazioni per apportare questa modifica. Queste novità comportano nuove condizioni tariffarie per gli sviluppatori. "I cambiamenti che annunciamo sono coerenti con i requisiti della legge sui mercati digitali dell'Unione europea, e allo stesso tempo aiutano a proteggere gli utenti dell'Ue dall'inevitabile aumento delle minacce alla privacy e alla sicurezza che questo regolamento comporta", ha affermato Phil Schiller, vicepresidente marketing di Apple.

"Anche con queste garanzie, rimangono molti rischi", aggiunge il gruppo di Cupertino che sottolinea la possibilità di "un'esperienza utente meno intuitiva". Apple, come altri cinque colossi digitali - Alphabet (Google), Amazon, Meta, Microsoft e la cinese ByteDance (TikTok) saranno soggette alle norme del Dma dal prossimo 7 marzo, che introduce regole più severe per contenere le norme anticoncorrenziali pratiche nell'Ue. Le aziende che trasgrediscono rischiano sanzioni fino al 20% del loro fatturato globale in caso di recidiva, o addirittura misure di smantellamento nei casi più gravi.