Apple perde lo scettro dei profitti. Storico sorpasso di Samsung
Alla vigilia della trimestrale, Cupertino tende la mano a Pechino e rimuove le app per bypassare la censura rossa. Timori per i ritardi nel lancio nuovo iPhone
Meglio non disturbare lo sviluppo nel mercato cinese, uno dei primi per le vendite di iPhone, business da cui deriva oltre il 60% del suo fatturato e che potrebbe ora accusare il colpo di alcuni ritardi. Alla vigilia della comunicazione al mercato dei risultati della propria trimestrale, Apple ha rimosso dall'app store del Paese della Grande Muraglia le applicazioni che consentivano agli utenti di bypassare il cosiddetto "great firewall", uno strumento di sorveglianza, ufficialmente chiamato Golden Shield Project, che blocca dati potenzialmente sfavorevoli in entrata da Paesi stranieri e gestito dal ministero della Pubblica Sicurezza cinese.
Gli sviluppatori hanno spesso considerato il firewall come uno strumento di censura. Come riporta il Financial Times, il colosso di Cupertino ha ritirato tutte le app Vpn (virtual private network), comprese quelle sviluppate da produttori fuori dal Paese, allo stesso modo in cui elimina i software che non rispettano le leggi locali. Le app Vpn consentono agli utenti di accedere a contenuti vietati in Cina in base alle norme sulle informazioni online.
La scelta del Governo di Pechino, da piu' parti bollata come censura, ha creato una sorta di "internet cinese", sul quale non compaiono molti social media occidentali e motori di ricerca. Intanto, mentre gli investitori hanno fissato in agenda l'appuntamento di domani con la trimestrale, il gruppo fondato da Steve Jobs, il più elevato al mondo per market cap (quasi 780 miliardi di dollari), rischia di essere sorpassato dal rivale Samsung in termini di utili che gli strapperebbe così lo scettro della redditività.
Il colosso coreano, che ha appena scalzare Intel dalla leadership mondiale dei semiconduttori (chiudendo un regno incontrastato durato oltre 20 anni), ha chiuso il secondo trimestre con un boom di utili netti salit a 9,7 miliardi di dollari. Mentre la casa di Cupertino dovrebbe fermarsi secondo gli analisti a 8,2 miliardi di dollari. Wall Street continua a scommettere su ritardi della prossima generazione di iPhone. Dopo che gli analisti hanno lanciato l'allarme su possibili problemi di forniture e produzione che potrebbero far arrivare i nuovi iPhone più tardi del tradizionale esordio di settembre, il titolo continua a viaggiare in calo.
Dai conti si attendono indicazioni su possibili slittamenti del lancio dello smartphone, che continua a essere il motore di crescita di Apple. La guerra degli smartphone non va in vacanza. I prossimi modelli di fascia alta saranno sulla rampa di lancio gia' da Ferragosto. Samsung punta al rilancio sul terreno dei "phablet" il 23 agosto col Note 8, dopo lo sfortunato flop del Note 7 ritirato dal mercato per la batteria "esplosiva". Secondo le indiscrezioni il dispositivo punta "in grande" non solo per lo schermo, 6,3 pollici, ma anche nel prezzo, che potrebbe attestarsi sui mille euro.
La sorpresa d'agosto e' Nokia, marchio d'appeal ora nelle mani della cinese Hmd Global. Il 16 agosto dovrebbe svelare il Nokia 8, top di gamma basato su Android con dotazioni d'avanguardia, in primis le ottiche Zeiss per la fotocamera. Archiviato l'agosto "bollente" sara' la volta di Apple, su cui le aspettative sono piu' alte che mai. l'iPhone 8, edizione speciale per i dieci anni del "melafonino", il modello piu' atteso (oltre ai 7s e 7s Plus). Al di la' dei "rumors" una cosa e' certa, chi vuole cambiare smartphone conviene che aspetti. Anche perche' i riflettori non si spegneranno con la Mela morsicata: a ottobre si sposteranno su Google, per i Pixel 2, e su Huawei per il Mate 10.