Economia
Armani chiude il 2023 in crescita del 4%. Frenata nel primo semestre 2024: pesa il calo della domanda in Asia
Il Gruppo ha totalizzato ricavi netti pari a 2,45 miliardi di euro. EBIT ed EBITDA sono stati in linea con l’anno precedente, a rispettivamente 523 e 215 milioni di euro
Armani: nel 2023 ricavi a 2,4 mld (+4%), calo in I semestre 2024
Nel 2023 il gruppo Armani ha registrato un incremento dei ricavi del 4%, a 2,45 miliardi di euro, ma le sue attività hanno cominciato a rallentare nella seconda meta' dell'anno, risentendo come altri marchi del lusso del calo della domanda in Asia e in particolare in Cina.
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E' quanto si legge in una nota del gruppo. L'utile netto ante imposte e' aumentato del 4,4% a 224,5 milioni di euro lo scorso anno e l'Ebitda e' rimasto quasi stabile a 523 milioni di euro. Il patrimonio netto e' stato pari a 2,1 miliardi. Dopo un "eccellente" primo semestre del 2023, i ricavi di Armani hanno registrato "un calo a una cifra" nel secondo semestre e nel primo semestre del 2024, in particolare "nella regione dell'Asia escluso il Giappone e nel segmento piu' accessibile dell'offerta", si legge nella nota. L'Europa ha generato il 49% del fatturato nel 2023, mentre il continente americano e l'Asia-Pacifico hanno contribuito ciascuno per il 21%, spiega il gruppo.
Il gruppo Armani "punta su obiettivi a medio e lungo termine, senza forzare vendite o margini", ha affermato il Ceo Giuseppe Marsocci. "Nelle ultime stagioni, abbiamo sacrificato alcuni punti di margine per evitare di aumentare i prezzi al dettaglio ai livelli che l'inflazione avrebbe imposto", ha assicurato. "Siamo ben preparati a gestire un rallentamento del mercato senza la necessita' di massimizzare i profitti da un anno all'altro a tutti i costi", ha commentato Giorgio Armani.