Astaldi, Salini risolleva le sorti in Borsa.Impregilo si mangia il concorrente
Salini Impregilo scopre le carte per vedere quelle di Astaldi e il titolo del general contractor romano finito in procedura concorsuale vola in Borsa, venendo subito bloccato agli scambi a Piazza Affari per eccesso di rialzo per poi chiudere a 0,639 euro (+39,95%). Ieri il colosso delle costruzioni guidato da Pietro Salini ha presentato oggi la propria "manifestazione di interesse preliminare e non vincolante concernente le attivita' collegate al settore costruzioni". L'obiettivo di Salini Impregilo e' di "proseguire gli approfondimenti finalizzati a valutare le potenzialita' di un'integrazione industriale coerente con i propri obiettivi di disciplina finanziaria". In Borsa Salini termina le contrattazioni a quota 1,892 euro (+0,75%).
Una missiva indirizzata alla stessa Astaldi e ai commissari nominati dal Tribunale di Roma: Stefano Ambrosini, Vincenzo Ioffredi e Francesco Rocchi. L'interesse di Salini Impregilo e' limitato solo ad alcune attivita' prevalentemente estere di Astaldi, legate al settore delle costruzioni, ed era stato ufficializzato lo scorso 3 ottobre, con una nota diffusa dallo stesso costruttore romano.
All'origine della vicenda ci sono le difficolta' finanziarie in cui versa Astaldi, i cui soci, lo scorso 28 giugno, avevano approvato un aumento di capitale da 300 milioni per realizzare il Piano Strategico al 2022, che comprendeva dismissioni per 790 milioni di euro tra cui, la vendita dalla quota del valore di 350 milioni nella Concessionaria del Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia.
All'aumento avrebbe dovuto partecipare con 112,5 milioni il partner industriale giapponese Ihi Corporation, ma le difficolta' nella cessione in Turchia hanno complicato le cose, allarmando gli analisti di Fitch, che a inizio settembre hanno tagliato il rating da B a CCC-, mettendolo sotto esame, seguiti dai colleghi di S&P, che sono scesi alla 'D' di 'default' (insolvenza).
Nel primo semestre l'indebitamento finanziario di Astaldi e' salito a 1,89 miliardi, creando, secondo il gruppo, una "temporanea tensione finanziaria". La difficolta' a cedere la quota nel Bosforo ha bloccato il Piano di rafforzamento, rendendo cosi' vana la ricapitalizzazione decisa in assemblea. Un precipitare di eventi che ha portato ad una vera e propria de'bacle in Borsa, con un calo, dallo scorso 27 settembre, pari ad oltre il 60%. Ora la societa' vale 44,9 milioni di euro, oltre 6,5 volte meno dell'aumento di capitale di giugno, e per Salini Impregilo si prospettano buoni affari. Anche, il colosso guidato da Pietro Salini sale in Borsa.
Commenti