Economia
Atlantia, Castellucci: "Lascio nell'interesse di tutti"
"Lasciare è stata una decisione mia, condivisa con il Cda. Non posso e non voglio essere l'uomo per tutte le stagioni". Lo afferma in una intervista al 'Corriere della sera' Giovanni Castellucci che nel cda di ieri ha dato le dimissioni da amministratore delegato di Atlantia. Rispetto alla tragedia del Ponte Morandi è passato poco piu' di un anno. "Un anno fa mi sono fatto carico di portare avanti il gruppo su richiesta degli azionisti. Non è stato facile, ma era doveroso. Ora è il momento giusto per lasciare. Nell'interesse di tutti" spiega il manager.
Quella del ponte Morandi "è una tragedia di cui noi tutti non ci facciamo umanamente una ragione e di cui i tecnici non si capacitano ancora. Nei prossimi mesi, con il secondo incidente probatorio, si proverà a capire le cause. E quanto queste siano collegate con gli importanti difetti e difformità di costruzione del Ponte che i tecnici hanno evidenziato. Di sicuro c'è che il Ponte era stato visto e studiato da tanti tecnici. E nessuno aveva evidenziato pericoli per la sicurezza dell'infrastruttura" sottolinea Castellucci. Sul tema delle concessioni, se il passo indietro del manager possa agevolare il dialogo, "penso che non ci sia assolutamente nulla di personale. Uno vale l'altro. Quello che contano sono gli argomenti e la capacità di esporli" afferma.
Per il futuro come gestire il gruppo "è un tema che compete" il consiglio d'amministrazione, sottolinea. "Ma faccio i più cari auguri a Giancarlo Guenzi per la responsabilità che si è meritato". A 18 anni dal suo ingresso, l'azienda è diventata leader globale. "Quando entrai in Autostrade provenendo da Barilla, questa era un'azienda privatizzata da meno di due anni. Con un management cresciuto nel sistema delle partecipazioni statali, non sempre - afferma - sufficientemente attento alla qualità del servizio e alla sicurezza". "Ma all'interno trovai anche molte persone appassionate del loro lavoro. E spesso collaboratori migliori dei capi. Mi ci sono appassionato, cercando di abituare i colleghi all'analisi e alla programmazione e a una diversa attenzione alla sicurezza. Asfalto drenante e tutor sono primati di Autostrade" conclude.