Economia

Bcp, semestrale 2019 con un utile netto di 4,5 milioni di euro (+23%).

Eduardo Cagnazzi

Masse intermedie in crescita in linea con gli obiettivi del Piano industriale. Delle Femine: "Un risultato reso possibile grazie alla nuova efficienza operativa

Utile netto in linea con gli obiettivi, positive dinamiche commerciali, contenimento dei costi, miglioramento della qualità del credito: questo in sintesi l’andamento gestionale del primo semestre 2019 della Banca di Credito Popolare, principale realtà autonoma nel panorama creditizio campano e del Mezzogiorno. Il CdA presieduto da Mauro Ascione ha approvato i risultati del primo semestre 2019 che chiude con un utile netto di 4,5 milioni di euro, in linea con gli obiettivi del Piano industriale. Un segnale che conferma il positivo andamento della Bcp, rinsaldando la tendenza già rilevata nel primo trimestre dell’anno, a riprova della validità delle azioni intraprese e della tempistica, nel pieno rispetto di quanto programmato nel Piano industriale.

“Siamo molto soddisfatti del nostro percorso”, commenta il direttore generale Felice Delle Femine (a sinistra nella foto, a destra Ascione). “Grazie alla ricomposizione dei “proventi core , miglioramento dell’efficienza operativa, mirate azioni di revisione organizzativa, riqualificazione del portafoglio crediti e rafforzamento dei coverage. Importante è stato lo sforzo profuso da parte di tutte le componenti aziendali, fondato esclusivamente su risorse interne, per il riposizionamento della Banca. Considerati i risultati finora raggiunti, che anticipano nel primo semestre alcuni target definiti nel Piano Industriale, siamo fiduciosi per i prossimi importanti impegni che ci attendono”.

Entrando nel vivo dei numeri:                                                                                                                         le masse intermediate registrano un aumento generalizzato di tutte le componenti: +1% la raccolta diretta a Euro 1.883 milioni, +2,1% la raccolta indiretta a Euro 787 milioni, +4,5% i prestiti alla clientela a Euro 1.409 milioni; a ritmi ancora sostenuti l’attività di erogazione che, con 158,3 milioni di nuovi prestiti a M/L termine erogati nel semestre a famiglie e imprese, di cui oltre 70 milioni a privati, ha permesso di attenuare buona parte del calo del margine di interesse ancora influenzato dalle attività di de-risking dei passati esercizi; in ulteriore calo lo stock dei crediti deteriorati netti (-1,8%) con una copertura media del 52,1% che risulta in miglioramento di ulteriori 155 bps rispetto a quella di fine 2018; sotto il profilo reddituale il primo semestre 2019 è stato positivamente caratterizzato da una consistente contrazione sia degli oneri operativi (-8,5%) - conseguenza dell’efficacia delle continue azioni di contenimento costi – sia delle rettifiche su crediti (-19,6%) – in funzione del progressivo miglioramento qualitativo del profilo creditizio degli impieghi che trova conferma in un costo del credito ancora in riduzione. In sintesi una migliorata efficienza che si è tradotta in un ulteriore ottimizzazione del Cost/Income (rapporto tra le spese di funzionamento e i proventi operativi), che scende al 61,9% (63% circa a giugno dello scorso anno);  confermata la solidità patrimoniale con un livello di TCR ratio del 13,2% circa, in linea con quella di fine 2018 e superiore al requisito SREP fissato dalla banca d’Italia per il 2019, registrato prendendo a riferimento il valore dei Fondi Propri pari a Euro 192 milioni inclusivo dell’utile di periodo di Euro 4,5 milioni. In assenza dell’impatto di prima applicazione dell’IFRS 16 (nuovo principio contabile in materia di leasing e locazioni passive in vigore dal 1° gennaio 2019) il valore dell’indicatore TCR sarebbe risultato pari al 13,27%, in crescita di 7bps rispetto a quello di fine 2018 e già in fase con l’obiettivo di Piano Industriale per l’esercizio 2019.

La Bcp continua a beneficiare di una solida posizione di liquidità con indici (LCR e NSFR) al 30 giugno 2019 superiori ai limiti regolamentari. Inoltre, nel primo semestre è proseguito il processo di razionalizzazione del modello distributivo (nel mese di giugno chiuse 3 filiali in locazione passiva di cui una trasferita nella nuova sede di proprietà) e di riequilibrio tra le risorse di rete e quelle di direzione centrale.