Economia
Berlusconi, mossa dei figli: blindato il 100% di Fininvest. Scudo di famiglia
Senza intesa con Marina e Piersilvio, nessuno potrà mettere mano al tesoro del leader di Forza Italia
Silvio Berlusconi, il suo tesoro è al sicuro. La holding è blindata
Silvio Berlusconi lotta per la vita in ospedale, e subito dopo il suo ricovero si sono rincorse voci di ogni tipo sulle società della famiglia e i mercati si sono agitati, tra ipotesi successione e speculazioni. Ma le sue aziende - si legge sul Giornale - sono al sicuro. L'assetto azionario del gruppo Fininvest e quello delle sue controllate è stato costruito, nel tempo, per essere sempre più stabile. E oggi si presenta inattaccabile: senza un accordo con la famiglia Berlusconi, nessuna attività del gruppo può diventare oggetto di contesa o di desiderio da parte di investitori esterni. Fondata da Silvio Berlusconi nel 1978 come una srl, trasformata in spa nel 1982, Fininvest è oggi la holding di uno dei maggiori gruppi privati europei di media e comunicazione. È il cuore pulsante del gruppo, il luogo societario il cui capitale è detenuto dalla famiglia Berlusconi e che, a valle, controlla direttamente Mediaset e Mondadori (quotate in Borsa), partecipa con gli amici della famiglia Doris al gruppo Mediolanum (anch’esso in Borsa) e possiede la totalità del capitale del Monza Calcio e del Teatro Manzoni.
Oggi la holding - prosegue il Giornale - detiene quote di massima sicurezza sia di Mfe (47,9 del capitale e 49,9% dei diritti di voto) sia di Mondadori (53,3% e 69,5%), mentre il 30% di Mediolanum è sempre stato allineato con il 41% detenuto dai Doris. Ma la blindatura del gruppo è garantita a doppia mandata proprio a livello della holding: se a qualcuno venisse in mente di entrare direttamente al piano di sopra, l’assetto della Fininvest è in grado di scoraggiare chiunque. Il capitale è stato oggetto di riassetti, ma la sostanza rimane quella del totale controllo nelle mani della famiglia Berlusconi. Oggi, dopo la distribuzione di alcune quote ai figli, il Cavaliere è titolare di oltre il 61%; Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno il 7,65% a testa; Eleonora, Luigi e Barbara il 21,4% (si arriva a 100 con il 2% di azioni proprie, detenute dalla stessa società).