Economia
Borsa, boom per il green: dopo l'Opa di Falck sale la febbre da rinnovabili
Il riassetto del colosso energetico ha dato il via libera a un vero e proprio rally: in un mese Alerion è volata di un altro 50%
Transizione green, la febbre da rinnovabili contagia anche Piazza Affari: rally in Borsa anche per Alerion
Transizione energetica, neutralità carbonica e riorganizzazione imprenditoriale: il business green contagia anche il mercato delle quotate. A dare al via al trend è stato il colosso energetico Falck Renewables, che solo un mese fa ha annunciato il suo riassetto a un prezzo che ha letteralmente "spaccato" il mercato (ne abbiamo parlato qui).
Infrastructure Investments Fund rileverà infatti il 60% del gruppo guidato da Toni Volpe, lanciando un'Opa sul restante 40%, al prezzo di 8,81 euro per azione, corrispondente a un multiplo Ev/Ebitda 2021 di circa 18 volte, secondo i calcoli degli analisti di Mediobanca Securities. Un numero mai visto nel comparto energetico, abituato a girare - tra i grossi big energetici e le multiutility- attorno a quota 7.
La strada dettata dalla transizione energetica è obbligata e l'enorme liquidità in circolazione favorisce valutazioni più rotonde, ma vedere un operatore green passare di mano a multipli vicini a quelli di una societa' del lusso, Lvmh per fare un nome, fa un certo effetto, si argomenta tra i trader di Piazza Affari.
Ma Falck non è la sola ad avere raggiunto queste vette. Alerion, società attiva nella produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, è molto vicina con un Ev/Ebitda che sfiora le 16 volte. Frutto di un rally di Borsa, per quanto favorito dallo scarso flottante, che ha visto il titolo passare dai 3 euro di inizio 2020 agli oltre 10 euro di un anno dopo e ai 24,5 euro della chisura di ieri.
Dall'annuncio del deal di Falck, Alerion è volata di un altro 50%, come se il mercato avesse insomma già individuato quello che potrebbe essere il prossimo target, anche se per ora nulla è sul tavolo nè risultano processi in corso.