Borsa, dubbi sulla capacità di Atlante. I bancari trascinano giù il Ftse-Mib
Le borse europee chiudono in rialzo sulla scia di Wall Street. Unica negativa e' Milano affossata dai titoli bancari. A Londra L'Ftse 100 guadagna lo 0,68% a 6.242,39 punti. Francoforte avanza dello 0,81% a 9.761,47 punti e Parigi guadagna lo 0,77% a 4.345,91 punti. A Piazza Affari il Ftse Mib chiude a -1,57% a 17.444 punti. A Piazza Affari pesa il tonfo dei bancari a piazza Affari. Il comparto, che aveva iniziato la seduta con rialzi significativi, ha pesantemente accelerato al ribasso, trascinando cosi' il Ftse Mib. Guidano i cali Unicredit (-6,3%) e Intesa Sanpaolo (-6,43%), seguite da Ubi B. (-5,26%), B.P.Milano (-5%) Mediobanca (-2,82%), B.Popolare (-1,86%), B.Mps (-1,45%).
"Pesa l'indiscrezione che sia Intesa Sanpaolo sia Unicredit dovrebbero contribuire con un miliardo a testa al progetto Atlante", spiega un esperto, che sottolinea come "alcuni operatori potessero immaginare un contributo minore, anche se erano gia' circolate valutazioni intorno al miliardo a testa". Concorda un trader: "Giu' Intesa Sanpaolo e Unicredit, che trascinano al ribasso tutto il comparto, per via delle indicazioni sul contributo al progetto Atlante".
Secondo quanto rivelato da fonti a conoscenza del dossier al Wall Street Journal i due istituti contribuiranno appunto con 1 mld euro ciascuno al fondo destinato a operare come garante di ultima istanza per gli aumenti di capitale e l'acquisto di sofferenze delle banche italiane. "Il mercato si chiede poi se la dimensione del fondo Atlante sia o meno sufficiente. In questo momento prevalgono i dubbi", aggiunge il trader. L'azionario milanese viaggiava peraltro gia' intorno al -1% nel primo pomeriggio dopo la notizia che il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le stime di crescita del Pil dell'Italia per il 2016 (dall'1,3% all'1%) e il 2017 (dall'1,2% all'1,1%).