Economia

Borse europee deboli, Piazza Affari chiude piatta. Spread sopra i 175 punti

di Redazione Economia

Le principali Borse europee chiudono in calo la seduta. Il rendimento del Btp crolla al 4,11%

Borse europee deboli, Milano piatta. Spread stabile sopra i 175 punti base

Chiusura debole e in calo per le Borse europee ad eccezione di Francoforte poco sopra la parità, +0,06% a 16.408 punti. Londra cede lo 0,22% a 7.512 punti, Parigi lo 0,18% a 7.332 punti. In calo anche Milano con il Ftse Mib a -0,05%.

Sul listino non sono comunque mancati gli spunti, con dinamiche anche accentuate nei due sensi, In grande evidenza Monte Paschi che realizza un guadagno del 3,73%, supportata tra i bancari da Intesa con un +1,09%, mentre scendono Bper (-0,69%) e Bpm (-1,08%). Nel risparmio gestito giù Azimut e Banca Generali.    In calo oggi i titoli del settore petrolifero che risentono del calo delle quotazioni del greggio: Eni cede l'1,90%, Saipem -2,16%.

Tra le altre blue chip Stellantis sale dello 0,99% consolidandosi oltre i 20 euro. Bene Recordati (+2,33%) che sfrutta l'effervescenza del settore farmaceutico in Europa. Su Nexi (+1,95%), Moncler e nell'energia Enel e Italgas. Ribasso per Interpump, Leonardo, Pirelli.

Spread sotto i 180 punti base

Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi chiude la seduta a 176 punti rispetto ai 172 dell'avvio di seduta. Il rendimento del Btp si attesta al 4,072% rispetto al 4,12% della mattinata e al 4,11% di venerdì.

Sempre d'attualità il tema tassi, con i mercati che attendevano novità dall'intervento a Parigi della presidente della Bce, Lagarde, che però non ha fornito indicazioni di politica monetaria, mentre oltreoceano la maggioranza degli operatori accredita un taglio dei tassi da parte della Fed già a marzo del prossimo anno. Sul fronte macro oggi giornata senza particolari dati, in attesa domani degli indici Pmi servizi e compositi di novembre nella zona euro e delle statistiche sull'occupazione Usa venerdì.   

L'oro vola a nuovo record oltre 2.100 dollari, investitori cercano asset sicuri

L'oro balza a un nuovo record, superando la soglia dei 2.100 dollari l'oncia e il precedente massimo stabilito nel 2020 durante la pandemia. I prezzi del metallo prezioso sono saliti per due mesi consecutivi e hanno accelerato con lo scoppio del conflitto israelo-palestinese, che ha spinto gli investitori verso asset considerati piu' sicuri. Inoltre, "con le obbligazioni che continuano a orientare il sentiment e i rendimenti che scendono, sembra che l'oro possa solo andare verso l'alto", hanno detto gli analisti di City Index. Secondo le previsioni, l'oncia restera' sopra i 2.000 dollari nel 2024. I contratti febbraio sono arrivati a guadagnare il 3,1% a 2.135,02 dollari l'oncia, salvo poi ritracciare leggermente ed essere scambiati al momento a 2.101 dollari.