Economia
Borsa, slitta al 14 il termine per le offerte. Euronext mette sul tavolo 4 mld
La scadenza per presentare offerte non vincolanti a London Stock Exchange Group per Borsa Italiana sarebbe slittata a lunedi' 14 settembre. E' quanto appreso da Radiocor da fonti vicine al dossier. La scadenza era in origine stata fissata per domani. Secondo le fonti e' inoltre possibile che ci sia uno slittamento in avanti, da capire quanto lungo, per la presentazione delle offerte vincolanti, che erano attese per la meta' di ottobre.
Questo alla luce del fatto che l'Antitrust europea ha fissato per il 16 dicembre la nuova scadenza per la decisione sull'acquisizione di Refinitiv da parte del London Stock Exchange Group, che la Commissione ritiene possa danneggiare la concorrenza nei settori della negoziazione e della compensazione di strumenti finanziari e dei prodotti legati ai dati finanziari. Per Lseg, la vendita di Borsa Italiana diventa dunque un passaggio decisivo per il via libera europeo all'operazione.
Il London Stock Exchange, che detiene il 100% di Borsa italiana, non da' conferme ufficiali. Nella partita c'e' anche la cordata formata da Cassa Depositi e Prestiti e da Euronext, che gestisce le piazze di Amsterdam, Bruxelles e Parigi e che valuta il dossier, secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, tra i 3,5 e i 4 miliardi di euro. Una cifra sostanzialmente in linea con le stime degli analisti circolate fino ad ora.
Quello che ipotizzano Cdp ed Euronext e' un percorso a tappe che partirebbe da Mts, la piattaforma elettronica per la trattazione all'ingrosso di titoli obbligazionari europei a reddito fisso, per arrivare all'obiettivo finale di riportare un'infrastruttura considerata strategica sotto la governance anche italiana.
Nel frattempo, Intesa Sanpaolo resta alla finestra per un possibile ruolo, da investitore finanziario, nella cordata Euronext-Cdp. Inoltre, in campo dovrebbe esserci anche Deutsche Boerse, mentre Six Group, il gestore della Borsa di Zurigo, secondo quanto si apprende, ha gia' preparato e intende presentare a breve giro un'offerta per Borsa Italiana, con una proposta che troverebbe i suoi maggiori punti di forza in un livello importante di investimenti previsti e l'ampia autonomia che sarebbe lasciata a Borsa Italiana. Nel frattempo, sul futuro di Borsa Italiana proseguono anche i colloqui a livello istituzionale.
Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha sentito l'amministratore delegato di Euronext Stephane Boujnah, per parlare dei termini di un'offerta congiunta tra Cdp e l'operatore di borsa francese per la Borsa di Milano. Secondo fonti vicine al dossier, Gualtieri e' intervenuto sul tema auspicando che "Borsa Italiana trovi la sua collocazione strategica all'interno del Mercato Unico e dell'Eurozona, con partner industriali e finanziari che possano sostenere e rinforzare al meglio il progetto di un mercato di capitali unico a livello europeo. Solo cosi' saremo in grado di sbloccare il reale potenziale, per imprese e investitori, di un mercato dei capitali pienamente integrato ed efficiente".
Tuttavia, secondo il Financial Times, un'eventuale vendita di Mts, la piattaforma di contrattazione all'ingrosso di titoli di Stato, o dell'intera Borsa Italiana potrebbe essere resa piu' difficile proprio dall'intervento della politica. Lse valuta la cessione delle attivita' italiane per potere avere il via libera delle autorita' antitrust europee sull'acquisto, per 27 miliardi di dollari, di Refinitiv, che porta con se' la piattaforma Tradeweb.
La vendita degli asset italiani arriverebbe in un momento in cui la pandemia ha acuito l'istinto interventista del Governo italiano, scrive il quotidiano, ricordando che nei mesi scorsi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rafforzato il "golden power" che limita gli investimenti stranieri in settori considerati chiave per l'infrastruttura nazionale, per esempio difesa e telecomunicazioni.