Economia

Breglia: casa centrale, ma si pone il problema della qualità delle abitazioni

Eduardo Cagnazzi

Per il presidente di Scenari Immobiliari è di primaria importanza la qualità della vita all'interno delle pareti domestiche. L'andamento lento del mercato

“Quanto è accaduto l'anno scorso ha cambiato alcuni aspetti fondamentali del mercato. La casa è tornata centrale. E con la casa che ha rioccupato il proprio ruolo centrale si pone il tema di una domanda residenziale di qualità”. Lo ha detto il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, nel corso di Re Italy winter forum 2021, organizzato da Monitor Immobiliare alla Borsa di Milano. “Con le varie chiusure -ha aggiunto Breglia- la casa continua ad essere il luogo centrale per la vita, il lavoro e il divertimento. Quindi il tema della qualità della vita nella casa è stato affrontato in vari modi. Secondo elemento fondamentale è cambiato il commercio. Prima della pandemia si pensava ad un lento declino dei centri commerciali e una agonia più lenta dei negozi di quartiere. Invece è cambiato tutto con i centri commerciali chiusi e i negozi di quartiere sono diventati il centro della nostra vita e del commercio”.

Breglia ha affermato che se la pandemia ha condizionato gli andamenti di tutti i mercati immobiliari, ha di fatto bloccato la lenta ripresa di quello italiano. In particolare, “il fatturato globale a fine 2020 è stimato in 110 miliardi di euro, con un calo del 15,1% rispetto al 2019 (130 miliardi circa). Il settore residenziale ha avuto una resilienza maggiore e subisce un calo del 10%”.  Breglia ha segnalato che si è contratto di oltre un quarto il mercato terziario uffici, dove la pratica dello smarworking ha vuotato i grattacieli e gli edifici più moderni.

Contrazione del 27,2% anche nel settore commerciale, dove il settore retail cala di quasi il 40%. Male anche la grande distribuzione, penalizzata dalle normative sanitarie, mentre il settore piu' colpito e' l'alberghiero (-70%). "Le prospettive per il 2021 sono ovviamente condizionate al momento della effettiva ripartenza del sistema economico e alla progressiva uscita dalla crisi pandemica", ha detto Breglia, sottolineando che se si ipotizza "un ritorno alla quasi normalita' nel secondo trimestre dell'anno si stima una ripresa del mercato nazionale del 7,7% arrivando a quasi 119 miliardi di euro, nella media del decennio passato". Tutti i settori, escluso il commerciale retail, dovrebbero avere rimbalzi dovuti ad un accumulo di domanda.

Red